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venerdì 3 marzo 2023

Sicilia Interna. Ieri trascurata e affidata al mondo latifondista, oggi abbandonata per intransitabilità della rete stradale e dei servizi primari

L'abolizione del feudalesimo
in Sicilia perpetuò rapporti e tecniche
colturali regredite fino alla metà
degli anni cinquanta del Novecento
consentendo il fiorire della mafia

Conoscere è un dovere oltre che un diritto

Conoscere le imprese garibaldine, la nascita della Repubblica e l'instaurazione della democrazia nell'immediato post seconda guerra mondiale è indispensabile per potersi qualificare "cittadino", nel senso pieno del termine.      Ma conoscere, sapere che fin dai primi dell'Ottocento (con la fine ufficiale del feudalesimo) nelle aree interne della Sicilia e fino ai primi anni della Repubblica (fino alla prima metà degli anni cinquanta del Novecento) all'interno della Sicilia, quindi a Contessa Entellina, vigeva il latifondo è altrettanto indispensabile saperlo per poter operare con consapevolezza nello spirito che la Costituzione repubblicana ha immesso nel vivere e nella cultura di gran parte dell'arretratissimo Meridione della penisola.

  Periodicamente, senza scadenze fisse, riporteremo delle foto e brevi riflessioni sulla vita nella Sicilia (e nella Contessa) Ottocentesca/Novecentesca di impronta, appunto, latifondista.

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