Ernesto Galli della Loggia
(Roma, 18 luglio 1942) è uno storico
È opportuno farsene una ragione: la democrazia obbliga tutti a una cosa sgradevolissima. Ad accettare l’idea che esistono gli «altri», i quali hanno quasi sempre il vizio di non pensarla come noi senza che ci sia verso di fargli cambiare idea. E per giunta non la pensano come noi anche se nessuno li obbliga, e magari non ci guadagnano niente. Eppure è così. Ma non è frutto della reazione alle porte: è il carattere misteriosamente multiforme dell’umanità. Sicché se si vuole arrivare a prendere tutti insieme una decisione non c’è che un’alternativa: o la guerra civile o contarsi. Cioè la democrazia: accettare l’esistenza degli altri e delle loro idee sperando, se si perde, nel prossimo giro e cercando di esserci con idee e proposte più convincenti di quelle dell’avversario.

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