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| Norberto Bobbio -in "Quale socialismo? Discussione di un'alternativa", Einaudi, Torino 1976, p. 42- definisce la democrazia come " un insieme di regole (le cosiddette regole del gioco) che consentono la più ampia e più sicura partecipazione della maggior parte dei cittadini, sia in forma diretta sia in forma indiretta, alle decisioni politiche, cioè alle decisioni che interessano tutta la collettività". |
e dalla vita di ogni giorno
Donald Trump, pare abbia deciso di sfasciare quello che da decenni costituiva il mondo occidentale, con i suoi assetti più o meno democratici. Suoi amici preferiti pare siano gli autocrati dei nostri giorni: Putin, Nethanyau, Erdogan, e sta provando approcci persino con la Cina di Kim Jong-un.
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Donald Trump, lo ricordiamo tutti nelle vesti di sostenitore degli assalitori di Capitol Hill il 6 gennaio del 2021. E’ un uomo che detesta il potere esercitato dal popolo tramite le istituzioni che lo rappresentano. Detesta la forma di governo prevalente in Occidente che ha garantito pace, diritti e persino prosperità a ciò che noi oggi chiamiamo casa: l’Europa che punta all’unità. Ed intanto sta per aprire un nuovo fronte nella guerra dei dazi riguardo una delle eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy: la pasta. L’amministrazione Trump è pronta ad imporre tariffe record. Al dazio del 15%, già in vigore sulle importazioni dall’Ue, da gennaio del prossimo anno potrebbe sommarsi un ulteriore 91,74%, che porterebbe a un dazio complessivo quasi del 107%.
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Trump e Putin sono pronti a mandare a morire i loro soldati senza troppi problemi se questo dovesse servire ai loro interessi. Altrettanto possiamo dire e senza alcun dubbio per il cinese Xi Jinpin o il saudita Mohammed bin Salman, o per altri autocrati di seconda fascia come il nordcoreano Kim Jong-un.

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