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giovedì 2 ottobre 2025

Sett’anni fa’, non c’era la PEC

La PEC garantisce una 
comunicazione sicura 
e la 
certificazione dell'invio 
e della consegna del 
messaggio al destinatario,
 oltre all'
integrità del
contenuto inviato.





Ieri - Oggi

    Ci sono dei momenti nella vita di ciascuno di noi che, senza accorgercene e senza volerlo, torniamo indietro col pensiero e spuntano memorie, personaggi, vicende di decenni e decenni prima. 

  Spedire una lettera “raccomandata” o riceverla parecchi decenni fa era una questione che esigeva attenzione, timbri, affrancature e bisognava presentarsi allo sportello postale, dove l’ufficiale addetto su un brogliaccio inseriva carta carbone (ricalco) e poi scriveva dati e indirizzi. Praticamente eseguiva una sorta di atto pubblico, con tanto di timbri e ricevute.

  Ai nostri giorni non e’ più così, adesso per le comunicazioni riservate o ufficiali usiamo la PEC. E però nell’accingermi a scrivere una pagina sulla PEC per il blog mi sono apparsi, o meglio mi sono ricordato di due personaggi, che quando ero ragazzino e i miei genitori mi mandavano all’Ufficio Postale, rappresentavano una istituzione locale, una struttura proiettata a collegarci col mondo tramite telegrammi, lettere raccomandate, pacchi che arrivavano dall’America, vaglia da pagare o riscuotere. Quei due personaggi che ci collegavano col mondo, e di cui ricordo i nomi, erano  “don Nené Schiro’, “ nel ruolo di Ufficiale Postale e “don Ciccio Briguglio”, portalettere, erano veri personaggi, conosciuti da tutti e da tutti stimati perché prima o dopo tutti, proprio tutti i residenti, avrebbero avuto a che fare con l’Ufficio Postale. Adesso, ai nostri giorni, pure la pensione ci viene accreditata sul conto corrente. Allora veniva erogata dall’Ufficiale Postale, e si faceva la coda.

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Dopo la  rievocazione, ci piace intrattenerci sull’uso e la bontà della PEC (Posta Elettronica Certificata), un sistema di posta elettronica che garantisce valore legale a una comunicazione, equiparandola a una lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Essa certifica l'invio e la consegna del messaggio, fornendo al mittente ricevute che attestano data e ora di invio e ricezione. La PEC è utilizzata da privati, da aziende e Pubbliche Amministrazioni per inviare documenti importanti e comunicazioni ufficiali, ed è obbligatoria per imprese e professionisti. 

Come funziona la PEC

Invio del messaggio
Il mittente invia un messaggio da una casella PEC a un'altra. 
Ricevuta di invio
Il gestore PEC del mittente genera una ricevuta di accettazione, che attesta l'invio del messaggio. 
Ricevuta di consegna
Il gestore PEC del destinatario invia al mittente una ricevuta di consegna, confermando la ricezione del messaggio, oppure una ricevuta di mancata consegna. 
Valore legale
Tutte le ricevute contengono un preciso riferimento temporale e, insieme al messaggio, costituiscono la prova di invio e consegna, avendo lo stesso valore di una raccomandata. 

A cosa serve la PEC

Comunicazioni ufficiali Il 
Permette di inviare comunicazioni che hanno valore legale, come per esempio documenti importanti, contratti, fatture e comunicazioni con la Pubblica Amministrazione. 
Tracciabilità
Assicura la completa tracciabilità dei messaggi e la certificazione della consegna, garantendo la sicurezza delle comunicazioni. 
Obbligatorietà
È obbligatoria per le imprese e i professionisti in Italia per le comunicazioni ufficiali con la Pubblica Amministrazione e altri soggetti. 

Caratteristiche importanti

Valenza giuridica
Dà al messaggio lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento. 
Firma digitale
Si possono apporre firme digitali ai documenti allegati per aumentarne la validità legale. 
Conservazione
È possibile gestire l'archivio dei messaggi PEC per la conservazione a lungo termine dei documenti. 

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