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lunedì 6 ottobre 2025

La minoranza albanese/arbëreshe nel meridione italiano (2)

L'Arbërisht è riconosciuto dallo Stato
italiano come una delle circa 12
minoranze linguistiche tutelate dalla
legge-quadro n. 
482 del
15 dicembre 1999
. 


Dal punto di vista linguistico l’arbëresh
rispetto all’albanese attuale è
caratterizzato in primo luogo da una
serie di tratti conservativi poiché si è
staccato dal ceppo comune circa 5 secoli
fa e non ha partecipato alle innovazioni
sviluppatesi successivamente nella
lingua della madrepatria
.




Vicende, Storia e Tradizioni

 L'arbëreshe deriva dal dialetto tosk (tosco), parlata nell'Albania meridionale e in Grecia, ed è la lingua che i profughi albanesi (quelli arrivati in Italia nel XV-XVI secolo) avevano quando sono arrivati in Italia. Col tempo, si è evoluta in modo indipendente e si è arricchita con influenze dei dialetti italiani circostanti. 

 L'Arbëresh continua ad essere parlato nel Sud Italia, in particolare in Calabria (provincie di Cosenza, Catanzaro e Crotone), in Sicilia (in provincia di Palermo, in pochissimi paesi), Basilicata (provincia di Potenza), Puglia (provincia di Foggia), Molise e Abruzzo, dove esistono comunità storico-linguistiche che conservano la lingua e le tradizioni dei loro antenati albanesi, che si stabilirono in Italia, come riportato sopra, a partire dal XV secolo. 

Principali aree di presenza nel Sud Italia:

Calabria: È la regione italiana con la maggiore concentrazione di comunità arbëreshe, soprattutto in provincia di Cosenza, ma anche, come riportato sopra, a Catanzaro e Crotone. 

Sicilia: il centro importante della cultura arbëreshe sta a Piana degli Albanesi, dove le istituzioni sia civiche, sociali e religiose sono attente a che la comunità faccia uso e provvedano a che le nuove generazioni crescano, come da sempre,  con l’uso ordinario della lingua dei padri. Circostanza che a Contessa Entellina non capita più, dal momento che le istituzioni di ogni livello mostrano disinteresse, tranne a farsi fotografare nelle occasioni festive accanto alle ragazze in costume arbereshe.

Basilicata: La lingua e le tradizioni sono ben radicate in alcune comunità della provincia di Potenza, come sopratutto quella di Barile. 

Puglia: Esistono comunità significative nelle province di Foggia, come a Chieuti e Casalvecchio di Puglia. 

Molise: Anche qui sono presenti comunità che mantengono la lingua e le tradizioni. 

Abruzzo: Si riscontrano insediamenti nella provincia di Pescara. 

Campania: Si trovano comunità arbëreshe nella provincia di Avellino. 

      Come la lingua viene mantenuta?

Istituzioni educative: 
La lingua è insegnata nelle scuole e pure le università offrono corsi di studio, tra cui quelle di Napoli, Palermo, Roma, Cosenza, Padova e Bari. 
Eventi e cultura: 
Vengono organizzate feste, eventi, festival di canzoni e sono presenti musei del costume per tramandare usi, riti e tradizioni.
Dizionari e pubblicazioni: 
Vengono creati dizionari, riviste e sono mantenute le tradizioni letterarie, le quali a volte influenzano anche la lingua albanese moderna. 
= = = = 

(Nota: Nulla sul piano prettamente culturale: scrittura, manifestazioni promozionali sull’uso della lingua capita di cogliere nella nostra Contessa Entellina, dove fra meno di un decennio nessuno, proprio nessuno, conoscerà e parlerà in arbereshe).

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