Come riportato sulla precedente pagina siamo intenzionati a riportare brevi sintesi su ricerche e temi particolari dell’economia e della politica siciliana all’alba della modernità. Un’economia quella al tempo dell’arrivo in terra di Sicilia degli arbereshe quasi interamente basata sulla pastorizia e sull’agricoltura, e più in particolare sulla monocoltura del grano. Sembrerà strano: ma la Sicilia storicamente è passata da granaio di Roma, e addirittura da Canada’ dell’Occidente, a più recentemente addirittura, prima della guerra d’Ucraina, a realtà importatrice di grani russi.
Per millenni il grano è stato la più significativa espressione produttiva dell’Isola e caratterizzava il suo commercio estero. Puntando l’occhio sulle altre voci del commercio estero dell’Isola, fino alla fine del Settecento, notiamo che altri prodotti che arrivavano in Spagna, Settentrione d’Italia e Francia erano il sale, il tonno, lo zucchero e la seta. In qualche misura pure lo zolfo.

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