Quale futuro per i piccoli centri, se manca una idea di crescita?
In questi giorni i media evidenziano le circostanze per cui gli immobili acquistano o perdono valore. Riportiamo alla lettera: pensate alle vecchie case nei piccoli centri, spesso invendibili. In catasto risultano 36,6 milioni di abitazioni, noi siamo 58,9 milioni. Una casa ogni 1,6 italiani: cosa ce ne faremo? Ed aggiungiamo noi, in una realtà comunitaria come Contessa Entellina dove ad oggi non esiste una idea di sviluppo occupazionale, se non puntando ad organizzare la festa della santa Patrona, chi penserà mai di venire a risiedere qui?
Riflettiamo !
Lo spopolamento dei piccoli centri è un fenomeno causato principalmente dall'emigrazione dei giovani verso le città, dovuta alla mancanza di servizi, di lavoro e di opportunità, aggravata dall'invecchiamento della popolazione. Le conseguenze includono la 1) perdita di identità culturale, il 2) deterioramento della qualità della vita, la 3) chiusura delle attività e il 4) degrado delle infrastrutture. Per contrastare questo trend, si prova -spesso con scarsa diligenza- ad implementare politiche di rigenerazione urbana, incentivi economici, strategie di valorizzazione del territorio e potenziamento dei servizi, puntando anche su turismo sostenibile e innovazione.
E’ scontato pero’ che in una realtà come la nostra Contessa Entellina esistono delle cause oggettive che spingono allo spopolamento:

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