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martedì 14 ottobre 2025

Politica, economia, sociologia e diritto

 Quale futuro per i piccoli centri, se manca una idea di crescita?


Tempo fa abbiamo riportato sul blog un dato statistico sulla capienza abitativa del nostro patrimonio edilizio locale, di Contessa Entellina. In conseguenza del processo della “ricostruzione” post-terremoto ‘68, secondo dati raccolti dagli annuari Istat, potremmo dare comoda ospitalità ad una comunità di ottomila persone. Ai nostri giorni, la realtà pare che sia -invece-  di residenti effettivi attorno a circa mille unità, sebbene all’anagrafe risulta qualche centinaio in più.

   In questi giorni i media evidenziano  le circostanze per cui gli immobili acquistano o perdono valore. Riportiamo alla lettera: pensate alle vecchie case nei piccoli centri, spesso invendibili. In catasto risultano 36,6 milioni di abitazioni, noi siamo 58,9 milioni. Una casa ogni 1,6 italiani: cosa ce ne faremo? Ed aggiungiamo noi, in una realtà comunitaria come Contessa Entellina dove ad oggi non esiste una idea di sviluppo occupazionale, se non puntando ad organizzare la festa della santa Patrona, chi penserà mai di venire a risiedere qui?

Riflettiamo !

  Lo spopolamento dei piccoli centri è un fenomeno causato principalmente dall'emigrazione dei giovani verso le città, dovuta alla mancanza di servizi, di lavoro e di opportunità, aggravata dall'invecchiamento della popolazioneLe conseguenze includono la 1) perdita di identità culturale, il 2) deterioramento della qualità della vita, la 3) chiusura delle attività e il 4) degrado delle infrastrutture. Per contrastare questo trend, si prova -spesso con scarsa diligenza- ad implementare politiche di rigenerazione urbana, incentivi economici, strategie di valorizzazione del territorio e potenziamento dei servizi, puntando anche su turismo sostenibile e innovazione. 

E’ scontato pero’ che in una realtà come la nostra Contessa Entellina esistono delle cause oggettive che spingono allo spopolamento: 

1) fuga dei giovani: 
Le aree rurali e/o montane non offrono sufficienti opportunità lavorative, creando un divario con le grandi città. 
2) L
nvecchiamento della popolazione: 
L'alta mortalità e la bassa natalità portano a un progressivo invecchiamento demografico. 
3) 
Mancanza di servizi: 
Servizi essenziali come sanità, trasporti e scuole sono spesso non confacenti, rendendo la vita meno attrattiva. 
4) 
Isolamento sociale e culturale: 
La scarsità di attività sociali, ricreative e culturali contribuisce a creare un senso di isolamento.
  Esistono vie di uscita? Certamente, bisogna saper individuare le politiche appropriate.
(Segue)

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