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martedì 7 ottobre 2025

7 Ottobre 1945: Rientra a Contessa E. uno dei tanti dispersi di guerra

 La storia degli IMI in Germania è 

stata a lungo poco conosciuta

La Festa della Madonna del Rosario si celebra principalmente in più  località il 7 ottobre, in memoria della vittoria cristiana a Lepanto nel 1571 attribuita all'intercessione mariana, ed anche l'8 maggio, con la Supplica solenne a PompeiA seconda delle località, possono esserci altre date e celebrazioni locali, spesso con processioni, messe solenni, bande musicali e fuochi d'artificio. 

  A Contessa Entellina fino ad alcuni decenni fa’ veniva celebrata -anche qui- il 7 ottobre in onore della Madonna del Rosario. Ai nostri giorni caduta in disuso.

= = = 

Prigionieri di guerra, sia italiani che
catturati in altri teatri, finirono nei
campi di transito e, dopo l'8 settembre
1943, in
lager nazisti
In Ucraina, in luoghi vari, 
vennero stabiliti campi di prigionia
per
Internati Militari Italiani (IMI)
 deportati dai tedeschi.

Durante la Seconda Guerra
Mondiale, la Wehrmacht deportò
circa 650.000 Internati Militari
Italiani (IMI) nei territori occupati
della Germania, inclusa la Polonia,
per essere impiegati nel lavoro
coatto, con condizioni di vita e
viaggio disastrosi. 
Questi militari,
catturati dopo l'armistizio del
1943, furono costretti a lavorare
in condizioni di sfruttamento,
anche dopo la loro trasformazione
in "lavoratori civili" formali.


L’Inferno, con le tante sofferenze
e umiliazioni del lavoro coatto,
fu patito nelle aree polacco-ucraino
da due contessioti, di cui il
Blog ha raccolto, decenni fa’,
le testimonianze, e che
conta di consegnare, in
tempi ormai prossimi, alle
organizzazioni
 Arolsen Archives per i
documenti sulla prigionia
e l'internamento
.

Le registrazioni sono
in lingua arbereshe.
La seconda guerra mondiale in Europa cessò ufficialmente l’8 maggio 1945 con la capitolazione della Germania; nei giorni e nelle settimane successive, a Contessa E., cominciarono a rientrare i tanti giovani che da militari erano stati prigionieri sia degli alleati che della Germania nazista (dopo l’8 settembre 1943).

  Non tutti i giovani militari contessioti tornarono a casa nell’immediato di quell’8 maggio. Di alcuni si sapeva che erano morti in conseguenza degli eventi di guerra, e di altri non si avevano notizie e di altri ancora si riteneva che fossero morti.

   Fra coloro di cui non si avevano notizie c’erano anche coloro che furono fatti prigionieri dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943, quando il governo Badoglio rese noto l’avvenuto armistizio con gli alleati. 

= = = 80 anni fa …

    Uno dei tanti giovani contessioti, ritenuti morti in guerra, il 7 Ottobre dell’anno 1945, a quasi due anni dall’armistizio badogliano, torno’ dalle lontane terre ucraino-polacche dove era sopravvissuto in situazioni inumane di detenzione nei campi di concentramento e salvatosi grazie all’assegnazione, dai responsabili del campo, a due sorelle proprietarie di un mulino, i cui coniugi erano stati arruolati dai tedeschi. Il contessioto, che in patria aveva svolto l’attività di mugnaio, su richiesta di quelle sorelle aveva potuto finalmente lasciare il campo di concentramento sottraendosi, lavorando nel loro mulino, alla morte  certa da fame che in quel campo lo attendeva.

  L’avanzata dei russi nella primavera del 1945 in direzione della Germania indusse le due proprietarie tedesche del mulino a lasciare l’area ucraino-polacca e a consigliare a Pietro di lasciare pure lui la zona e attendere l’avanzata degli eserciti alleati. La sorte fece sì che in una occasione davvero fortuita, in quei territori desolati,  Pietro incontro’ un’altro Pietro, pure lui contessioto, un compaesano. E l’incontro non poté che manifestarsi in un lungo abbraccio e probabilmente con un contemporaneo pianto.

   Il 7 Ottobre 1945 Pietro, di cui stiamo narrando, tornò finalmente a Contessa, quando già in famiglia lo ritenevano morto in guerra. Nella serata di quel giorno sua madre, che ritenne di aver riavuto il figlio considerato morto, partecipò alla processione a piedi scalzi dell’immagine della Madonna del Rosario.

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 Non esiste un unico elenco completo di tutti i sopravvissuti tra gli Internati Militari Italiani (IMI), ma esistono elenchi di personalità note che furono IMI e risorse che forniscono informazioni sul numero di sopravvissuti e su specifici campiLa ricerca di singoli nomi può essere difficile, ma si possono consultare archivi e memoriali dedicati alla memoria degli IMI per trovare informazioni.

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