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| La società contadina era fortemente gerarchizzata con una piccola élite di notabili e latifondisti che detenevano il potere e la gran parte della popolazione che viveva in condizioni difficili. |
Quale era il quadro sociale, economico e giuridico all'alba della modernità? Contesto di vita che il potere spagnolo definiva via via nei "capitoli" elaborati dal Parlamento dell'Isola. Grande esperto ed elaboratore giuridico del tempo fu senza alcun dubbio Pietro Di Gregorio. Questi nel 1516, mentre era giudice della Gran Corte e quindi membro di diritto del Sacro Regio Consiglio, venne a trovarsi coinvolto nei drammatici avvenimenti di cui fu protagonista il viceré Ugo Moncada. In quanto giurista di vasta esperienza e profonda dottrina (sembra che già negli anni giovanili avesse composto i tre brevi trattati sulla vita milizia, sulla dote di paraggio e sui giudizi feudali), sarebbe stato chiamato a prendere posizione in tutte le controversie dottrinali, agitate in quel periodo. Riteniamo, nell'intento di riportare sul Blog l'essenza sia giuridica che politica di De Gregorio, di riuscire a conoscere i percorsi sociali e giuridici di quel tempo (XVI secolo) attraverso i suoi scritti e cogliere la logica ed i contenuti della politica e delle scelte del tempo.
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Seguendo alcune pagine ed alcuni concetti di quei preziosi scritti dottrinali ci intratteremo sul blog per qualche tempo. L'intento è di riuscire a cogliere il contesto socio-economico "feudale" che gli arbereshe trovarono nell'Isola.

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