Rivoluzione francese (1)
Il periodo dalla scoperta dell’America fino alla Rivoluzione francese, convenzionalmente dagli umanisti viene considerato come l’inizio del mondo “moderno”. La cultura umanista concepì la fine del Medio Evo al 1500 circa e da lì in poi attribuì l’inizio del mondo moderno. Gli “umanisti” concepirono l’espressione medium aevum per descrivere quello che ritenevano periodo di “oscurità“ iniziato col declino dell’Impero Romano e i loro giorni.
Alcuni personaggi della cultura vollero indicare l’inizio della modernità con il crollo dell’Impero Romano d’Oriente (1453, crollo di Costantinopoli), pigliando spunto dall’arrivo in Occidente degli studiosi greci a cui viene attribuita la nascita del Rinascimento. Altri studiosi pensarono di attribuire l’inizio della modernità dal 1492, anno della scoperta dell’America ad opera di Cristoforo Colombo. Altri ancora, la nascente comunità dei protestanti, proponeva come anno di inizio della modernità il 1517, data in cui Martin Lutero affisse le sue tesi alla porta della chiesa di Wittenberg e simbolo dell’inizio della Riforma. Altri studiosi intesero parlare di nuova era, a cui ritenevano di appartenere, in termini tecnologici in virtù di tre nuove invenzioni: la stampa, la polvere da sparo e la bussola che rese possibile la scoperta del Nuovo Mondo.
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Ci proponiamo di esplorare le basi culturali del mondo occidentale a cominciare dalla modernità fino a pervenire alla contemporaneità. Augurandoci di riuscire nel progetto che ci e’ stato suggerito da esperti di Storia e che in parte tentiamo di tratteggiare.
Lo scopo? Vivere in consapevolezza il mondo che ci ospita.

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