Profili storici sul Cristianesimo
Il Vangelo.
E' probabile che in tantissimi di noi che ci riteniamo cristiani non lo abbiamo mai letto, se non in qualche paginetta che ci è capitata sotto mano.
Dal momento che su questa pagina domenicale ci proponiamo, da sempre, riflessioni a sfondo cultural-religioso, è sul Vangelo cristiano che proveremo a raccogliere riflessioni, ora appropriate ed altre forse meno appropriate. Il Blog, in fondo ha natura laica ed anche la cultura laica è divenuta parte del bagaglio del vivere nel terzo millennio.
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Stando a più storici fu nel corso del 2^ secolo che cominciarono a circolare molti scritti sotto il titolo di Vangelo, Atti o Lettera, che rivendicavano la paternità di un apostolo, ma furono soltanto alcuni, pochi testi, che trovarono posto nelle liturgie, nelle catechesi e nelle predicazioni. Già verso la fine di quel 2^ secolo divenne circostanza abituale definire "Nuovo Testamento" tutti gli scritti che si erano imposti nella Chiesa dei credenti, un pò ovunque, come "Nuovo Testamento", ossia come riferimento per la fede sulla garanzia degli apostoli.
Ai cristiani delle origini, stando alle letture di alcuni storici, mancò l'idea di associare i testi di cui disponevano alla Bibbia (=il Libro con cui Dio si è rivelato ad Israele). Con lo scorrere degli anni e dei decenni i nuovi scritti cristiani acquistarono pari importanza. Per distinguerli dalla Legge e dai Profeti (ossia dalla Bibbia) si preferì rivolgersi ad essi come "Nuovo Testamento", assegnando all'altro inevitabilmente l'attributo di Vecchio Testamento. Gli studiosi asseriscono che il termine Testamento sta per patto, alleanza fra Dio ed il popolo eletto. L'alleanza del Monte Sinai (i dieci comandamenti) resta il fondamento della fede ebraica, che i cristiani fanno propria, integrata però dagli avvenimenti di Cristo e della Pasqua.
La Bibbia Cristiana si compone in pratica di due parti l'Antico e il Nuovo Testamento. Per i cristiani l'Antico non è altro che l'annuncio e il preliminare del Nuovo Testamento, che si compone di ventisette libri.
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Brevi riflessioni sulla liturgia bizantina
Ci avvarremo in prosieguo di più testi.
Di tanto in tanto ne citeremo qualcuno.
L’anno ecclesiastico nella Chiesa di tradizione bizantina comincia il primo settembre di ogni anno e in quell’occasione nelle chiese viene letto (proclamato) un brano del Vangelo di San Luca, che in realtà è un brano biblico del profeta Isaia, che qui stralciamo:
“Lo Spirito del Signore e’ sopra di me:
—per questo mi ha mandato,
—per annunciare ai poveri un lieto messaggio,
—per proclamare ai prigionieri la liberazione,
—ai ciechi la vista,
—per rimettere in libertà gli oppressi,
—per predicare un anno di grazia del Signore”.

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