Riprendiamo il comunicato diffuso dal Consiglio Nazionale Forense.
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Il Presidente del Consiglio Nazionale Forense Francesco Greco è intervenuto questa mattina alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario presso la Corte di Cassazione.
Nel suo intervento Greco ha evidenziato le profonde trasformazioni del sistema giudiziario italiano, determinate dalle recenti riforme normative, tra cui la Riforma Cartabia e le disposizioni della legge di bilancio 2025, che hanno introdotto nuove restrizioni per l'accesso alla giustizia, manifestando preoccupazione per la crescente rigidità procedurale, che rischia di allontanare il sistema dai principi costituzionali del giusto processo.
Un altro tema centrale, sempre nell'ottica del "giusto processo", riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale nella giurisdizione, con il rischio che il processo decisionale e motivazionale sia affidato a un algoritmo, piuttosto che alle convinzioni e decisioni del giudice.
Sul processo civile, ha denunciato l’abuso della trattazione scritta, che ha portato a tribunali vuoti e a un giudice sempre più distante, compromettendo il diritto di difesa e il contraddittorio.
Infine, ha espresso grande preoccupazione per le condizioni carcerarie e l'allarme suicidi, sottolineando l’urgenza di interventi strutturali per garantire la dignità umana dei detenuti e ridurre il ricorso alla detenzione preventiva.
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