A Contessa Entellina l'8 maggio ed il 9 settembre
si tenevano fiere locali contadine
Le testimonianze, di ordine letterario-romanzesche, sulla tematica non mancano. Ad una certa epoca di crescita sociale ed economica spuntarono le fiere. Non quelle grandi e pubblicizate ai nostri giorni dai media, ma quelle piccole, da villaggio o se si vuole da paese. Con gli occhi di oggi è difficile distinguere fra fiera e mercato.
Si trattava di luoghi d'incontro dove si fissavano appuntamenti mercantili, di fondamentale importanza nell'assetto contadino vigente prima che spuntassero trattori, mietitrebie e apparecchiature d'irrigazione. Lì si commerciavano animali,cereali (si, grano, avena ..), tessuti, aratri, zappe, pellami e molto altro.
Gli operatori che esponevano le ... merci si spostavano da una fiera all'altra calendarizzate nei modi di legge e/o di bando di ogni realtà locale. Quelle fiere, oltre che per l'aspetto mercantile, erano significative perchè vedevano spostare gli operatori commerciali da un paese all'altro e non solamente loro.
E' ovvio che non ci siamo finora dedicati, nè riferiti, alle fiere dei nostri giorni che hanno tutt'altri significati e assetti. Si tratta di mutamenti di tipo qualitativi rilevanti.
Oggi le grandi fiere, quelle che hanno rilevanza per i sistemi economici di un Paese, di certo non trattano il commercio di capre o di giumente. Le fiere odierne di cui abbiamo notizie sui media convogliano "grandi affari". Nel sei/settecento siciliano alla fiera (che peraltro in piccoli paesi come Contessa non sussistevano ancora) si andava per comprare persino due soldi di pepe, o per comprare un tumulo di lenticchie. Le fiere del'8 maggio e 9 settembre a Contessa sono relativamente recenti rispetto al periodo prettamente contadino anteriore al 900' e persino all' '800 che sopratutto abbiamo voluto evocare.
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