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lunedì 20 gennaio 2025

Ricordi che da generazione in generazione andranno smarriti

 A Contessa Entellina l'8 maggio ed il 9 settembre

 si tenevano fiere locali contadine

Le fiere locali. Quando le aree interne dell'Isola, la Sicilia, non conoscevano altro sistema socio-economico che il feudalesimo, seguito dopo dal latifondismo e poi dall'economia contadina nei paesi di Sicilia in date prefissate dell'anno si svolgevano dei mercati rurali. I contadini, che di proprio in regime feudale ed in buona parte in regime latifondistico non possedevano che le loro braccia per lavorare, in qualche modo col trascorrere dei secoli e dei decenni tesero sempre via via a migliorare le loro condizioni. Con la Riforma Agraria del dopo seconda guerra mondiale in qualche modo anche loro divennero dei consumatori, se non di prodotti agricoli, certamente di manufatti.

Le testimonianze, di ordine letterario-romanzesche, sulla tematica non mancano. Ad una certa epoca di crescita sociale ed economica spuntarono le fiere. Non quelle grandi e  pubblicizate ai nostri giorni dai media, ma quelle piccole, da villaggio o se si vuole da paese. Con gli occhi di oggi è difficile distinguere fra fiera e mercato.

 Si trattava di luoghi d'incontro dove si fissavano appuntamenti mercantili, di fondamentale importanza nell'assetto contadino vigente prima che spuntassero trattori, mietitrebie e apparecchiature d'irrigazione. Lì si commerciavano animali,cereali (si, grano, avena ..), tessuti, aratri, zappe, pellami e molto altro.

Gli operatori che esponevano le ... merci si spostavano da una fiera all'altra calendarizzate nei modi di legge e/o di bando di ogni realtà locale. Quelle fiere, oltre che per l'aspetto mercantile, erano significative perchè vedevano spostare gli operatori commerciali da un paese all'altro e non solamente loro. 

 Ci si spostava, ancora nel Novecento, da Contessa fino a Camporeale (e viceversa) per esigenze di dover vendere un vitello o acquistare un mulo.

E' ovvio che non ci siamo finora dedicati, nè riferiti, alle fiere dei nostri giorni che hanno tutt'altri significati e assetti. Si tratta di mutamenti di tipo qualitativi rilevanti.

Oggi le grandi fiere, quelle che hanno rilevanza per i sistemi economici di un Paese,  di certo non trattano il commercio di capre o di giumente. Le fiere odierne di cui abbiamo notizie sui media convogliano "grandi affari". Nel sei/settecento siciliano alla fiera (che peraltro in piccoli paesi come Contessa non sussistevano ancora) si andava per comprare persino due soldi di pepe, o per comprare un tumulo di lenticchie. Le fiere del'8 maggio e 9 settembre a Contessa sono relativamente recenti rispetto al periodo prettamente contadino anteriore al 900' e persino all' '800 che sopratutto abbiamo voluto evocare.

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