Stranezze della Scienza Economica
***
Può apparire strano, ma la teoria economica neoclassica (mainstream) non definisce e quindi non affronta il concetto di povertà. Essa (la teoria) è fondata sui concetti di utilità o di benessere economico e si limita quindi solamente a quanto è passibile di misurazione monetaria.
Detto in altri termini (al livello delle analisi matematiche, delle misurazioni) le nozioni di benessere, reddito, o di spesa sono irrilevanti. In “Economia” non è presente il concetto di insufficiente e conseguentemente quello di povertà. E’ il linguaggio sociale e quello della politica che attingono dal vocabolario, dove si coglie che povertà e’ lo stato in cui si trova chi manchi di una quantità di denaro o di possessi materiali convenzionalmente o socialmente accettabile”.
Ne discende che è povero chi manca di qualcosa, chi è carente, soffre di qualche mancanza, non raggiunge il “livello minimo” di qualcosa. Il cosiddetto “livello minimo”, o “soglia di povertà “ è sempre definito in base a ciò che è socialmente accettabile. In pratica dipende dalle circostanze storiche e quindi si riferisce a un tempo ed a un luogo specifico.
L’economista Adamo Smith sosteneva che “ i beni necessari” erano determinati “dalle abitudini del paese” e che di conseguenza la povertà era relativa a una data società. E poi precisava “ per beni necessari, intendo non solo i beni indispensabili alla sussistenza, ma tutto quanto le consuetudini del paese reputino indecente mancare a persone dignitose, anche delle classi sociali più basse”. L’assenza di povertà richiede quindi che sia evitata l’indecenza e che si possa partecipare decorosamente alla vita sociale.
Quasi un secolo dopo Adamo Smith, ed anche Carlo Marx, sostenne: ”I nostri desideri e piaceri provengono dalla società; li misuriamo quindi in base alla società e non agli oggetti che servono al loro soddisfacimento. Avendo una natura sociale, hanno una natura relativa”.
Riporteremo in prosieguo quale sia la portata e la natura relativa della povertà espressa da Marx e da altri autori di tematiche sociali ed economiche.
(Segue)
Nessun commento:
Posta un commento