StatCounter

mercoledì 22 gennaio 2025

Politica, economia, sociologia, diritto

Stranezze della Scienza Economica


Mainstream. Da un punto di vista sociologico sono definite mainstream quelle tendenze nel campo delle idee, delle preferenze, della moda, dei consumi, dei comportamenti collettivi o individuali, che sono seguiti dalla maggioranza delle persone e costituiscono "tendenza".

***

Può apparire strano, ma la teoria economica neoclassica (mainstream) non definisce e quindi non affronta il concetto di povertà. Essa (la teoria) è fondata sui concetti di utilità o di benessere economico e si limita quindi solamente a quanto è passibile di misurazione monetaria. 

Detto in altri termini (al livello delle analisi matematiche, delle misurazioni) le nozioni  di benessere, reddito, o di spesa sono irrilevanti. In “Economia” non è presente il concetto di insufficiente e conseguentemente quello di povertà. E’ il linguaggio sociale e quello della politica che attingono dal vocabolario, dove si coglie che povertà e’ lo stato in cui si trova chi manchi di una quantità di denaro o di possessi materiali convenzionalmente o socialmente accettabile”.

 Ne discende che è povero chi manca di qualcosa, chi è carente, soffre di qualche mancanza, non raggiunge il “livello minimo” di qualcosa. Il cosiddetto “livello minimo”, o “soglia di povertà “ è sempre definito in base a ciò che è socialmente accettabile. In pratica dipende dalle circostanze storiche e quindi si riferisce a un tempo ed a un luogo specifico.

L’economista Adamo Smith sosteneva che “ i beni necessari”  erano determinati “dalle abitudini  del paese” e che di conseguenza la povertà era relativa a una data società. E poi precisava “ per beni necessari, intendo non solo i beni indispensabili alla sussistenza, ma tutto quanto le consuetudini del paese reputino indecente mancare a persone dignitose, anche delle classi sociali più basse”. L’assenza di povertà richiede quindi che sia evitata l’indecenza e che si possa partecipare decorosamente alla vita sociale. 

 Quasi un secolo dopo Adamo Smith, ed anche Carlo Marx, sostenne: ”I nostri desideri e piaceri provengono dalla società; li misuriamo quindi in base alla società e non agli oggetti che servono al loro soddisfacimento. Avendo una natura sociale, hanno una natura relativa”.

 Riporteremo in prosieguo quale sia la portata e la natura relativa  della povertà espressa da Marx e da altri autori di tematiche sociali ed economiche.

(Segue)

Nessun commento:

Posta un commento