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martedì 28 gennaio 2025

Il Primo Periodo Moderno (i secoli XVI-XVII-XVIII)

 I  secoli XVI-XVII-XVIII sono quelli compresi 

fra la scoperta dell'America e la Rivoluzione francese

La scoperta dell'America significò
un cambio senza precedenti per il
mondo occidentale. Lo sviluppo del 
traffico marittimo favorì gli interscambi
umani, economici e culturali tra tutte
 le razze e i continenti, trasformando
i principali porti europei in veri centri
nevralgici di comunicazione



Nei paesi occidentali convenzionalmente si fa risalire la fine del Medio Evo al 1500 circa, tempo in cui si ritiene sia iniziato il "mondo moderno". Questo modo di classificazione lo si fa risalire al Rinascimento, epoca in cui gli umanisti concepirono il termine "medium aevum" per descrivere quello che essi ritenevano fosse stato un periodo di oscurità, compreso fra il declino di Roma e il loro tempo.

Per fissare quell'inizio del periodo moderno, nel Settecento emersero tanti punti di vista, discordi fra loro. Alcuni per l'inizio della modernità  indicavano il 1453, anno della caduta di Costantinopoli, definita la seconda Roma, in virtù del fatto che l'esodo degli studiosi di cultura greca lasciarono la città del Bosforo e arrivando in Italia stimolarono la nascita del Rinascimento. Altri proponevano invece il 1492, anno della scoperta dell'America ad opera di Colombo, ma anche della conquista del regno musulmano di Granada da parte dei cristiani. 

Molti intellettuali preferirono parlare, inizialmente, di nuova era rifacendosi a nuovi processi tecnologici. 1) invenzione della stampa, 2) uso della polvere da sparo 3) introduzione della bussola, strumento questo che rese possibile la scoperta dell'America ad opera di Colombo.

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Quando nel 1792 scoppiò la Rivoluzione francese tutti pensarono che si fosse arrivati ad una nuova era (sia nei suoi aspetti positivi che negativi). Quell'evento, stando a quanto ci riportano i rivoluzionari di allora, servì a ridefinire, appunto, il concetto di rivoluzione (termine che fino ad allora significava ritorno ad una situazione precedente) attribuendogli il significato di cambiamento irreversibile. L'era contemporanea che inizia con quella rivoluzione fu introdotta da un nuovo calendario che indicava il 1792 come "Anno Primo"


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