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sabato 11 gennaio 2025

Leggiamo il mondo, senza dover ricorrere al mappamondo

 Annie Ernaux, scrittrice francese, studiata e pubblicata in tutto il mondo,

(Nt. 1° settembre 1940)

Annie Ernaux è nata a Lillebonne (Senna
 Marittima) nel 1940 ed è una delle voci 
più autorevoli del panorama
 culturale francese. 
Vincitrice del Premio Strega europeo
2016 e del 
Premio Nobel per la
Letteratura

 2022.

—Come accade che il tempo che abbiamo vissuto diviene la nostra vita?

—Scandita da ricordi, fotografie, ricordi in casa e visite a luoghi, ci accorgiamo che la nostra esistenza scorre dentro il flusso dei ricordi della nostra esistenza.

—La memoria spronata dal nostro raccontare riesce nel prodigio di “salvare” la storia di generazioni coniugando vita e morte nella luce della bellezza del mondo. 

 Gli episodi della vita di Annie Ernaux vengono narrati senza abbellimenti o interpretazioni, tralasciando le emozioni e frapponendo una distanza oggettiva; l'attenzione viene concentrata su ricordi materiali come le foto, su cui costruisce, per esempio, l'opera Gli anni.



La memoria

Svaniranno tutte in un colpo solo come sono svanite a milioni le

immagini che erano dietro la fronte dei nonni morti da mezzo

secolo, dei genitori morti anch’essi. Immagini in cui comparivamo

anche noi, bambine, tra altri esseri scomparsi prima ancora che 

nascessimo, nella stessa maniera in cui ricordiamo i nostri figli

piccoli assieme ai loro nonni già morti, ai nostri compagni di

scuola. E così un giorno saremo nei ricordi dei figli  in mezzo a

nipoti e a persone che non sono ancora nate. Come il desiderio 

sessuale, la memoria non si ferma mai. Appaia i morti ai vivi, 

gli esseri reali a quelli immaginari, il sogno alla storia.

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