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giovedì 9 gennaio 2025

Il cambiamento climatico in Sicilia (e non solo qui)

  •  L’uso corretto della scienza 
  • non è quello di conquistare la
  • natura, ma di vivere in essa.
      •             Barry  Commoner, biologo, ecologo e 
      • attivista ambientale statunitense, uno dei 
      • pionieri del movimento ambientalista moderno
      •  (1917/2012)
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  • Riflessioni
E’ frequente parlare di “produzione petrolifera” o “produzione ittica”, però dal punto di vista fisico sarebbe più appropriato dire che la natura ci fornisce petrolio e pesce: l’essere umano non fa altro che estrarre queste risorse dalla natura per soddisfare determinate necessità. 
Capita ascoltare pure di ciclo produttivo: un ciclo che prevede diverse fasi di elaborazioni e finisce con la fase del consumo.

Dobbiamo ricordarci che le materie prime, una volta utilizzate, non spariscono, e quando non hanno valore economico -utilità per gli esseri umani- diventano rifiuti: la loro vita non è terminata, e a volte creano molti problemi ambientali.

Esiste quindi interrelazione tra economia e natura. 

1) La biosfera è un sistema finito, aperto all’entrata dell’energia solare, base dei processi che consentono la vita, ma essenzialmente chiuso rispetto alle materie prime.

2) di contro, i sistemi economico-sociali sono aperti all’entrata sia dell’energia sia di materie prime, risorse che, una volta utilizzate, diventano rifiuti. L’energia finisce per disperdersi sotto forma di calore residuo, mentre gli scarti materiali possono diventare  risorse per nuovi processi economici.

3) così come il metabolismo di qualsiasi organismo vivente ha bisogno di acqua, aria e cibi che trasforma ed espelle nel momento in cui sono stati assimilati, il metabolismo di una società umana ha bisogno di un flusso di entrata e uscite rispetto alla natura.

Ciò che cambia, a livello storico, tra territori e gruppi sociali, è la quantità e la tipologia delle risorse natura impiegate e dei rifiuti prodotti.

Il benessere degli esseri umani dipende non solo dai servizi garantiti dall’economia, ma anche da quelli offerti dagli ecosistemi. Se questi si deteriorano, la qualità  di vita degli uomini -e a volte il loro stato di salute- ne risente, e perfino la sopravvivenza stessa e’ messa a rischio. Cosi’, boschi e foreste regolano i flussi di acqua e del clima, e la loro sparizione può  causare inondazioni e cambiamenti climatici  e l’estinzione delle specie può scatenare epidemie o ridurre l’impollinazione delle piante.

Gli ecologisti studiano la situazione degli ecosistemi, ma coloro che si interessano di economia e che prendono decisioni inerenti l’economia non devono dimenticare che le attività di produzione e consumo hanno dirette ripercussioni sull’esistenza degli ecosistemi. L’aumento è la complessità delle attività produttive e del consumo possono migliorare il benessere degli individui, anche se, allo stesso tempo, possono comportare costi sociali e livello di degrado ambientale.

Avremo modo e tempo per capire meglio. 

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