StatCounter

lunedì 13 gennaio 2025

Politica, economia, sociologia, diritto

Rievocando quel gennaio 1968

 Paolo Barile, figura di grande politico e di giurista-costituzionalista (fu ministro dei rapporti con il Parlamento nel governo Ciampi 1993-1994), ebbe a scrivere riferendosi a Piero Calamandrei:

La legalità in democrazia, cioè la certezza del diritto, 

promana solo dalla sovranità popolare, principio

 “per il quale la legge, anziché in posizione eteronoma di 

un’autorità posta al di sopra dei sudditi, è espressione 

di un’autorita’ scaturente dalla partecipazione di tutti

i cittadini alla formazione di essa (e in questo principio

e’ l’essenza dello Stato democratico)”.

La punteggiatura delimita
le aree danneggiate dal
terremoto del gennaio ‘68
che produsse i maggiori
danni in 15 comuni della
Valle del Belice
  La riflessione attribuita a Piero Calamandrei, era ben nota a Francesco Di Martino, sindaco socialista  di Contessa Entellina nel periodo più difficile della nostra comunità locale, quella post sisma 1968. Sisma di cui ricorre in questi giorni il 57’ anniversario.

 Al significato e all’essenza di questo concetto, Di Martino sindaco, ha improntato tutta la sua azione politica lungo il difficile corso della ricostruzione ed in generale durante tutta la sua lunga sindacatura. La partecipazione di tutti i cittadini alla formazione delle scelte politiche, sopratutto quelle post-terremoto le fece discendere infatti sempre dalle frequenti “assemblee cittadine”  con cadenze quasi settimanali che indiceva in più ambienti e che, poi, stabilizzò per più anni nel cosiddetto baraccone di Via Palermo.


====


Ai nostri giorni, nel 2025, la Politica sembra sia divenuta populismo (=demagogia) e coloro che immaginano di essere politici, da Roma in giù, ritengono di non necessitare di confronti. In questo contesto assistiamo a politici che sanno tutto loro e non necessitano di confronti ne’ con i media ne’, ancor meno, con le cittadinanze. I loro discorsi pubblici sono colloqui con se stessi, per sé stessi. La politica dei nostri giorni, da Capo Lilibeo a Roma, passando per Palermo, sanno purtroppo di carenza quasi assoluta di confronti e a maggior ragione di contraddittorio, per non dire che mancano di contenuti.


(*)Su questa pagina che avrà cadenza periodica rifletteremo

Nessun commento:

Posta un commento