Messina Denaro.
Dalle tante pagine di giornali su di lui
Il geometra
Andrea Bonafede da ragazzo prese il diploma di geometra ma poi fece altro. Ha staccato biglietti presso una piscina, due scivoli e qualche ombrellone, parco acquatico, che non ha più riaperto dopo il lockdown del 2020. Ha lavorato in ufficio all’Evergreen srl servizi ambientali, società per la gestione dei rifiuti di Campobello.
Il furto di nome da parte di Messina Denaro non è avvenuto comunque contro la sua volontà, e Bonafede ora è indagato per favoreggiamento aggravato e associazione mafiosa. Per scongiurare le manette, ieri ha cominciato ad ammettere qualcosa: «Conosco Messina Denaro sin da ragazzo e ho comprato io a mio nome, con 20 mila euro che però mi ha dato lui, la casa di vicolo San Vito», dove il boss ha vissuto nell’ultimo anno.
Don Ciccio e zio Nardo
I due si conoscono da piccoli, il padre di Matteo Messina Denaro — Francesco, «don Ciccio» — era legatissimo allo zio di Andrea, Leonardo Bonafede, detto Nardo, il capomafia di Campobello, morto due anni fa.
Bonafede in realtà ha preso una strada diversa, tuttavia non è riuscito a dire di no. Così negli ultimi tempi era diventato quasi invisibile pure lui: casa e ufficio, senza farsi troppo vedere in giro, frequentando poco anche le due sorelle Mariella e Angelina.
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