La Storiografia ufficiale italiana
La storiografia ufficiale italiana non ha mai voluto accettare come propria (o perlomeno come parzialmente propria) la vicenda dell'Impero romano di Costantinopoli. Ciò anche se per un lungo periodo (fino a qualche secolo di vita per quanto riguarda l'Italia meridionale e la Sicilia), a ridosso della fine del primo millennio cristiano, quasi mezza Italia fece parte di quest'Impero. Il titolo di Caesar era già passato agli Imperatori di Costantinopoli. Venne poi ereditato (dopo il 1453) dagli autocrati russi: Czar, infatti, altro non è che la traduzione in lingua russa di Caesar . In realtà il nazionalismo italiano equivocava o sbagliava perché se si fosse parte integrante di un impero non si può poi limitare il proprio particolare interesse storico ad una parte geografica, ignorando tutto ciò che è avvenuto all'esterno di quella porzione di territorio. Un errore scientifico -dal punto di vista storico- era poi quello di continuare ad etichettare come Impero Romano d'Oriente lo stato romano riunificato da Giustiniano nel 500 d.C. e quindi legittimo a tutti gli effetti. La capitale era Costantinopoli che, infatti, era detta -in lingua greca- la nea Rhòme, coiè nuova Roma.
Rodo Santoro
Architetto, scenografo e saggista di storia, ha una vasta produzione letteraria
Nt. a Kos (Dodecaneso/Grecia) nel 1938
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