E' stato rialzato (anche se di poco) la soglia di reddito dei lavoratori dipendenti che beneficeranno a decorrere dalla busta paga di gennaio del taglio del cuneo fiscale al 3%: dai 20.000 euro inizialmente previsti ai 25.000 euro (fino a 1.923 euro al mese)
Per essere più chiari:
Le aliquote delle contribuzioni ai fini pensionistici sono in genere del 33% (di cui il 23,81% a carico del datore di lavoro e il 9,19% a carico del lavoratore, su cui incide il taglio del cuneo contributivo).
Semplificando, i lavoratori dipendenti con retribuzioni fino a 25 mila euro lorde nel 2023 pagheranno un punto percentuale in meno rispetto allo scorso anno e tre punti in meno rispetto al 2021 (nulla cambia rispetto al secondo semestre del 2022 per chi invece ha redditi da lavoro dipendente tra i 25 mila e i 35 mila euro), con la conseguente miglioria della busta paga e senza effetti negativi sulla pensione perché la copertura contributiva mancante sarà assicurata dallo Stato.
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