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lunedì 23 gennaio 2023

Notorietà e media. I virologi discutono di vino

 Bassetti, Pregliasco e Gismondo, Viola sono i cognomi dei virologi, infettivologi e immunologi che durante tutto il periodo  del covid-dominante sono diventati una sorta di bussola sulle soluzioni verso cui puntare per evitare contaggi ed uscire dalla pandemia.

  Più recentemente il silenzio sui loro punti di vista da parte dei media è calato. Ma essi, pare non amino la distrazione dei media sul loro dibattere/colloquiare,ed hanno aperto un dibattito pubblico sui media su un'altro fronte: il vino, le etichette e gli effetti nocivi dell’alcol.

  Per Antonella Viola, virologa in Veneto, la regione che è la più grossa produttrice italiana di vino, patria del Prosecco e dell’Amarone, ha dichiarato che l’unica quantità sicura di alcol da assumere è zero, perchè quello sarebbe un liquido potenzialmente cancerogeno. Ha aggiunto -addirittura- che bere un paio di bicchieri fa rimpicciolire il cervello

  Subito sono intervenuti su tutti i media gli stessi colleghi che dividevano con lei la notorietà durante la pandemia. Matteo Bassetti, il direttore di Malattie infettive all’Ospedale San Martino di Genova, con fotografia tenendo un calice di vino rosso in mano ha subito sostenuto «Credo che sia giusto dire alle persone che non bisogna esagerare, che il vino può far male quando si usano delle grandi quantità. Non lo è altrettanto dire, «in un Paese come il nostro dove siamo cresciuti in qualche modo con la cultura del vino, che il vino rimpicciolisce il cervello o che è come l’amianto o chissà quale altro tipo di sostanza cancerogena. Dire che bere con moderazione non dovrebbe causare problemi è molto importante. Ci sono numerosi studi scientifici che dimostrano che in alcuni setting piccole quantità di vino non solo non fanno male, ma possono addirittura far benefico. Il vino è molto diverso rispetto alle sigarette, perché le sigarette o altre sostanze anche in bassa quantità possono avere un effetto cancerogenetico. Il vino, evidentemente, con quantità minori, credo che non ce l’abbia».

 Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano è intervenuta pure essa: «Ogni eccesso è assolutamente criticabile, che si tratti di bevande o di altre sostanze. Mi permetto di dire, però, che dovremmo lasciare questi commenti agli esperti di quel settore».

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