Peculiarità del feudalesimo siciliano
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Una peculiarità del feudalesimo siciliano, rispetto a quello continentale (toscano o piemontese etc.) fu che i "baroni", ossia i grandi Signori che gestirono il territorio dell'Isola (.. i feudi loro assegnati originariamente dai Re normanni) li divisero in parti relativamente piccole e vi esercitarono mediante personaggi professionali di loro assoluta fiducia il potere in maniera immediata e con aspetti -diremmo oggi- piuttosto padronali dal momento che non vennero riconosciuti diritti particolari ai sudditi, ma delle concessioni. In ogni realtà locale, furono create su volere baronale le strutture "civiche", tutte direttamente dipendenti dalla baronia -pro-tempore- come quelle dei Peralta, o degli Artale, o dei Chiaramonte etc., .
In Toscana ed altrove piuttosto che baronie sorsero le Signorie su vasti territori, comprendenti varie città, rette in maniera centralizzata e con sia pure limitate autonomie.
Conseguenza dell'assetto affermatosi in Sicilia fu che le realtà direttamente dipendenti dal governo reggio furono nell'Isola poche decine di città (prossima al territorio di Contessa E. solamente Corleone) e di contro, ovunque nel resto del territorio , siciliano si affermò il regime di governo locale di impronta baronale.
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