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venerdì 6 gennaio 2023

Teofania. L'Epifania nella interpretazione del rito bizantino

   Testo ripreso da un libro di Pavel Nikolajevic Evdokimov: "Teologia della Bellezza - L'arte dell'Icona".

Fino al IV secolo la Natività e il Battesimo del Signore erano celebrati nel medesimo giorno. La loro unità è ancora visibile nella struttura simile degli uffici delle due feste e mostra nel Battesimo un certo completamento dell'evento della Natività. "Nella sua Natività -dice San Girolamo-  il Figlio di Dio venne al mondo in modo nascosto, nel Battesimo apparve in modo manifesto". Allo stesso modo San Giovanni Crisostomo: "L'Epifania non è la festa della Natività ma quella del Battesimo. Prima, egli non era conosciuto dal popolo, con il Battesimo si rivela a tutti".

Lo Spirito Santo riposa eternamente sul Figlio; "forza manifestatrice", egli rivela il Figlio al Padre e il Padre al Figlio e realizza così la filiazione divina; egli è "la gioia eterna... in cui i tre si compiacciono insieme". L'Incarnazione  è radicata nel medesimo atto di filiazione che copre progressivamente l'umanità del Cristo.

Nella Natività lo Spirito Santo discende nella Vergine e la rende realmente Theotòkos, Madre di Dio:  "Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio" (Lc 1,35).  "Il bambino cresceva... e la grazia di Dio era su di lui" (Lc 2,40). "Gesù cresceva in sapienza, età e grazia" (Lc 2,52). Per essere "vero uomo", la natura umana del Cristo passa per la sua crescita naturale e progressiva: la grazia dello Spirito lo accompagna, ma non è ancora l'Ipostasi dello Spirito che riposa  su di lui come riposa eternamente sulla sua divinità.  Ora, parlando del Battesimo, s. Cirillo di Gerusalemme e s. Giovanni Damasceno  citano gli Atti (10,38) : "Dio consacrò in Spirito Santo Gesu' di Nazareth", e sottolineano in questo avvenimento il punto culminante della maturità, la manifestazione dell'umanità  del Signore fin d'allora pienamente deificata. Egli è il Cristo, l'Unto; lo Spirito rivela la sua Umanità al Padre  e il Padre lo riceve come suo Figlio. "Ed ecco una voce dal cielo che disse: Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto" (Mt 3,17). Lo Spirito discende sul Figlio  incarnato come il soffio  di adozione nel momento stesso  in cui il Padre dice: "Oggi io ti ho generato". 

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