Situazione nazionale
Fino a Pasqua rimarremo chiusi, in casa, a causa del coronavirus. Poi si capirà quando sarà possibile procedere alla riapertura dei negozi fino a poter immaginare gradualmente la ripartenza delle attività produttive più varie senza l'onere di dover spiegare -con apposito modulo- dove si sta andando al primo e magari al secondo posto di blocco gestito dalle forze dell'ordine.
I media lasciano intendere che la ripartenza agile -sia pure con sufficienti precauzioni- non avverrà prima del 4 maggio.
Una cosa è certa: se non usciremo da queste pesanti (ma necessarie) limitazioni prima o dopo dovremo preoccuparci su come sopravvivere. Il signor Conte, nostro premier, non avrà dove e con chi indebitarsi per mantenere 50milioni di italiani che se ne stanno in casa e senza produrre, in più casi.
Santa Maria del Bosco |
Sempre che le notizie che arrivano dalla Cina siano attendibili, pare che in quella parte del mondo tutto (fabbriche, commercio, agricoltura) sia tornato a come era prima dell"esplodere del devastante coronavirus.
Noi italiani, come al solito impreparati, abbiamo fatto entrare il virus cinese da tutte le porte aperte che avevamo; un governo distratto e convinto che il virus sarebbe arrivato con i voli diretti Pechino-Roma o Pechino-Milano ha -in gennaio- sospeso ogni ingresso per queste vie ma ha allargato tutte le maglie nei tragitti Pechino-Berlino-Roma oppure Pechino-Parigi-Roma.
Viene da dire: Noi italiani siamo furbi !
E ci siamo beccati il primo posto fra i paesi europei più investiti dal coronavirus.
Segnaliamo ancora che giornalmente i rappresentanti dei partiti di opposizione rappresentati in Parlamento da Salvini, Meloni e Berlusconi si incontrano con i rappresentanti del governo di centro-sinistra. Buon tentativo per provare a superare l'attuale crisi che coinvolge l'intero paese senza aspre contrapposizioni.
Situazione a Palermo
Fatta la "cattiva" riflessione circa i tragitti Pechino-Qatar-Milano, passiamo ad altre situazioni più vicine a noi, realtà comunitaria piccola ma poco amalgamata se è vero che a Palermo il sindaco Orlando giornalmente concorda ciò che porta avanti col suo più tenace rivale che siede in Consiglio Comunale, Fabrizio Ferrandelli. Quest'ultimo ha dichiarato su tutti i media che questo è tempo per collaborare e non per coltivare antiche (precedenti) contrapposizioni.
Situazione locale
Sarà che chi scrive non usa -oltre al Blog- con continuità altri social però ha la sensazione che nel nostro piccolo centro abitato con mille (o poco più o poco meno residenti effettivi) fra chi controlla la maggioranza in Consiglio non si avverta il bisogno di condividere la responsabilità "politica" in questo passaggio "particolare" ed "eccezionale" della vita cittadina con chi non ha responsabilità di governo locale perchè -come a Palermo Fabrizio Ferrandelli- sta all'opposizione.
Almeno questa pare -a noi- sia la sensazione. Però può capitarci di non cogliere il vero e differente spirito dei movimenti politici locali e le cose potrebbero stare diversamente. Non ci dispiacerebbe pertanto se magari domani potessimo scrivere questa asserzione: "giornalmente esponenti di maggioranza e di minoranza si sentono e collaborano nel tracciare la via di superamento della crisi che stiamo tutti vivendo".
=======
Situazioni di vita locale
Passiamo ad altre diverse riflessioni.
Non è che il periodo attuale lo stiamo vivendo, qui da noi, nella migliore delle condizioni possibili !
Proprio pochi giorni prima che arrivasse il coronavirus, a Contessa ha chiuso il sia pure piccolo supermercato di Via Nicolò Barbato di Salvatore Verardo. Sarebbe stato un punto di provvista importante in questa fase particolare di "quarantena".
Ad oggi a garantire un poco di necessarie provviste alimentari c'è -nei pressi di Porta Cardona Peralta- il negozio Lala che funge pure -assieme ad diverso punto vendite in via Plescia di Verardo- da panificio.
Entrambi questi due punti ora ricordati forniscono anche frutta e verdure.
Nessun commento:
Posta un commento