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| Pavel Florenskij una figura la cui esistenza può essere legittimamente considerata emblema degli splendori e delle miserie del Novecento. Un personaggio dalla sorprendente versatilità che, prima di trovare la morte nel gulag di staliniana memoria, fu capace di “frantumare ogni barriera tra filosofia, teologia, matematica, fisica, biologia, storia e critica dell’arte, muovendosi con rigore e competenza all’interno di ciascuno di questi campi”. |
Stolp (Столп) in russo significa "colonna", e si riferisce principalmente a "La colonna e il fondamento della Verità" (Stolp i utverždenie istiny), l'opera fondamentale del pensatore russo, teologo e scienziato Pavel Aleksandrovič Florenskij (1882-1937), un'opera molto complessa e interdisciplinare, che esplora la verità attraverso la fede, la matematica, l'arte e la teologia. Egli vedeva la filosofia come la traduzione di esperienze esistenziali, in significati esistenziali. L’opera è considerata un capolavoro del pensiero cristiano del Novecento. Florenskij, martire della Chiesa ortodossa e vittima della repressione sovietica, fu un genio poliedrico, definito il "Leonardo da Vinci di Russia", che provò e sotto più aspetti riuscì ad unire matematica, filosofia, teologia e critica d'arte in un percorso spirituale e intellettuale profondo.
Da pensatore eclettico, da filosofo, teologo, scienziato (matematico, fisico), ingegnere, semiologo, critico d'arte e sacerdote ortodosso fu perseguitato dal regime sovietico, arrestato, mandato nei Gulag (Solovki) e fucilato nel 1937, diventando un martire della fede. Trascorse la vita nel cercare una conoscenza integrale, unendo fede e ragione, spiritualità e scienza, con riflessioni originali su icone, simboli e significato.
La colonna e il fondamento della Verità" = (Stolp), E’ l'opera teologica e filosofica costruita come un saggio epistolare, che interseca vari campi del sapere. Il pope russo -e’ ammesso universalmente- trascorse l’intera vita cercando la verità, la conoscenza, la Chiesa e la mistica, integrando matematica, filosofia antica e teologia. Il testo è fondamentale per comprendere il suo pensiero e resta uno dei capolavori del cristianesimo novecentesco.
Scrisse, oltre al capolavoro, altri migliaia di testi, tra cui "Le porte regali" (sulle icone), "Lo spazio e il tempo nell'arte", e raccolte di lettere dal Gulag come "Non dimenticatemi”. Il suo pensiero, vasto e profondo, continua a essere riscoperto e studiato, con molti suoi scritti emersi dopo l’avvenuto crollo dell'URSS.
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Sul blog ci proponiamo di riportare aspetti e pagine di sue riflessioni.

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