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Capire l’uomo
Le scienze preistoriche. Noi residenti a Contessa in qualche modo possediamo qualche idea, più o meno precisa sul ruolo dell’archeologia nel contesto del sapere umano. Da decenni, quasi annualmente, e via via -purtroppo- per periodi sempre più brevi, ci capita di sapere che gli studiosi dell’Universita’ di Pisa, gli archeologi vengono a fare il punto sulle esplorazioni (che ormai sono rarefatte) sul sito di Entella e aree più o meno limitrofe.
Grazie alle decennali ricerche sul territorio di questi studiosi sappiamo che l’archeologia si sostanzia nello studio delle opere dell’uomo (e pure di quelle autonome della natura) nel contesto della natura. Il tutto nel tentativo di poter leggere i tempi lontanissimi, persino quelli ove ancora non esisteva la presenza dell’uomo. Ovviamente l’interesse maggiore degli archeologi volge verso la ricerca dell’operato dell’uomo in siti diversi dalla comparsa dei primi ominidi ad oggi.
L’operato degli archeologi ci consente di comprendere, e ovviamente a contestualizzare, i meccanismi storico-evolutivi che hanno configurato le precedenti vicende umane, preistoriche e poi storiche.
L’archeologia possiede metodiche sue proprie per il recupero dei dati di interesse che non hanno nulla a che fare con le scoperte casuali, fatte in genere da non professionisti e, purtroppo da persone di poco scrupoli che fanno ricerche clandestinamente, togliendo la possibilità di inquadramento storico del bene. Certo a chiunque può capitare di rinvenire oggetti di superficie rilevanti, però oggi le tecniche avanzate di raccolta dati e oggetti archeologici compete agli studiosi che come finalità puntano alla conservazione del patrimonio antico, da porre in seguito alla pubblica fruizione.
(Segue)

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