Letteratura cristiana. Se i Vangeli sono divenuti testi in qualche modo diffusi e più o meno conosciuti nel vasto mondo cristiano, non altrettanto può dirsi degli “Atti degli Apostoli”, un testo culturalmente e religiosamente importante, un’opera rilevante anche sotto il profìlo letterario. In tanti ritengono che l’autore degli “Atti” sia la stessa persona che ha curato il Vangelo attribuito a Luca.
Per Martino Lutero si tratta di un libro per tutti che istruisce i credenti fino alla fine del mondo. Bisogna leggerlo tutto in una volta, così come si leggono avidamente i ricordi di famiglia, nei quali si comprende donde veniamo e perché veniamo. Per Giovanni Crisostomo -vissuto nel IV secolo- l’opera è poco conosciuta ad esclusione degli episodi che attengono a l’Ascensione, la Pentecoste, la chiamata di Paolo sulla via di Damasco, il martirio di Stefano e l’incontro tra Pietro e Cornelio. Questi sono infatti i brani che in occasione di feste vengono letti in Occidente.
Gli episodi ora evocati hanno trovato grande fortuna nella storia dell’arte: nella pittura (Chiamata di Paolo sulla via di Damasco: il quadro di Caravaggio; il martirio di Stefano e i cicli pittorici di Masaccio e Masolini) e nel Cinema e tv sopratutto con gli Atti degli Apostoli prodotti dalla Rai con Roberto Rossellini. Esiste pure un film su San Paolo curato ancora da Rossellini e un ulteriore San Paolo curato da R. Young (1999).
La Chiesa ha valutato gli Atti come documenti storici e gli studi moderni oscillano tra la prospettiva storica e quella teologica.
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