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martedì 10 marzo 2020

Provare a capire. C'è chi pensa che quanto accaduto riguarda il Lombardo-Veneto e noi siamo altro rispetto ai loro problemi


Nelle ultime ore si moltiplicano gli appelli per restare a casa, cercare di limitare gli spostamenti e le attività per frenare il contagio da coronavirus. 

Anche gli artisti, via social, fanno sentire la propria voce.
"Ragazzi la cosa è seria. Questa è una vera guerra. Dovete seguire le direttive per non aggravare la situazione". E' l'appello lanciato da Vasco Rossi
"Per il bene vostro e degli altri è il momento di combattere anche contro se stessi per avere un comportamento intelligente e responsabile - continua il cantautore -. Un abbraccio forte e un ringraziamento speciale a tutte le infermiere, gli infermieri i medici e tutto il personale sanitario impegnato in prima linea che in questo momento sta affrontando con coraggio e grande impegno questa gravissima situazione" .
Cosa pensiamo
Da anni viviamo, in Italia, con le paranoie securitarie, dei crimini in aumento, dei porti chiusi per salvarci da presunte (inesistenti) invasioni, ed invece nel week end ultimo ci siamo improvvisamente scoperti come un Paese incapace di aver paura, proprio ora che dovremmo invece averne un poco, un pochettino da accompagnare alla fiducia nei governanti e negli uomini di scienza che li assistono. 
Con un decreto notturno, il Paese è stato blindato: gli spostamenti sono -di fatto- vietati o molto limitati, i bar e i ristoranti per il prossimo mese chiuderanno alle 18, il lavoro dovrà essere sempre più smart, i centri commerciali abbasseranno le saracinesche nel week end, e via così.
La situazione Covid-19 è divenuta critica, il numero dei contagi va impennandosi giorno dopo giorno, così come quello dei decessi. Ma il vero problema, quello che ha portato al decreto, è che il sistema sanitario non riesce più a stare dietro all’epidemia. 
I posti in terapia intensiva vanno esaurendosi, i medici si ritrovano a dover fare delle scelte su chi assistere prima e chi dopo e da più parti si è parlato di un sistema vicino al collasso. 
Stare a casa, limitare gli spostamenti, vedersi in pochi e solo in ambienti privati mantenendo comunque una certa distanza, è dunque il nuovo stile di vita da adottare per cercare di tamponare il contagio e uscire al meglio e al più presto dalla crisi attuale. L’hashtag #stateacasa è rimbalzato da un capo all’altro dello stivale, dai vip ai politici si sono moltiplicati i video-appelli per seguire queste indicazioni e a livello ministeriale e aziendale si sta facendo in modo da rendere più sopportabili queste settimane di quarantena casalinga, con iniziative di sostenibilità digitale. Metodiche propriamente poco, o affatto affatto, applicabili in Agricoltura e nei lavori manuali.
Adesso ?
Vanno ovviamente curate e proseguite tutte le attività produttive, in campagna, negli allevamenti, e nei campi in generale. Vanno inoltre  rispettate le disposizioni delle Autorità sanitarie e di quelle amministrative avendo cura di applicare quei facili accorgimenti per non diffondere il virus: lavarsi le mani frequentemente, salutarsi senza darsi la mano né abbracciarsi etc. ….già riportati sul Blog.

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