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lunedì 30 marzo 2020

30 Marzo

30 Marzo 1945
Seconda guerra mondiale: inizia l'offensiva per la conquista di Vienna con l'armata rossa dell'Unione Sovietica che entra in Austria.

Già durante la guerra, i ministri degli esteri di USA, Unione Sovietica e Gran Bretagna, stesero la "Dichiarazione di Mosca" (1943) in cui fu giudicata illegale l'annessione dell'Austria alla Germania e che espresse l'intenzione che dopo la guerra l'Austria avrebbe dovuto essere ricostruita come stato indipendente con i confini che aveva prima dell'annessione. 
Ma in quella occasione gli alleati dissero anche un'altra cosa importante: l'Austria doveva riconoscere la sua responsabilità per la partecipazione alla guerra accanto alla Germania e che un giudizio finale sul suo ruolo sarebbe dipeso anche dal contributo che gli austriaci avrebbero dato alla liberazione dal nazismo.

Nel 1945 l'Austria fu divisa, come la Germania in quattro zone occupate dai vincitori della guerra: USA, Unione Sovietica, Gran Bretagna e Francia. 
Solo 10 anni più tardi, nel 1955, venne restituita all'Austria la piena sovranità, con la condizione che doveva rimanere uno stato neutrale.

Ma le discussioni sulla domanda se gli austriaci sono da considerare più vittime o più complici della Germania nazista non sono ancora terminate.

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