Vivendo il tempo del "coronavirus" in un piccolo paese di provincia.
Il nostro è un piccolo centro del palermitano; a Contessa Entellina però l'eco di ciò che sta capitando in Lombardia e nelle altre regioni del Paese non lascia indifferenti. Non esiste residente che non abbia parenti lungo l'intera penisola e negli altri paesi dell'Unione Europea.
La gente in queste ultime ore sta rispettando quasi alla lettera l'invito di "restare a casa", complice pure l'abbassarsi significativamente della temperatura.
L'organismo locale "Pro-Loco", pure essa in queste ore, sta distribuendo -in spirito di solidarietà e presenza- nelle abitazioni di ciascuna famiglia un "pane di San Giuseppe". Pane con particolare lavorazione e disegno che normalmente orna i tipici "artara" del Santo nel giorno ad esso dedicato (il 19 marzo) che però quest'anno non sono stati allestiti in nessuno dei paesi che questa tradizione tipicamente siciliana conservano fino ai giorni nostri.
L'abbassarsi della temperatura spinge la gente a riflettere su ciò che sta accadendo. Tutti accennano ai racconti dei nonni (e in più casi dei bisnonni) circa una situazione di epidemia somigliante all'attuale scenario creato dal coronavirus: la spagnola degli anni 1918-1920. Allora qui a Contessa quell'epidemia fu abbastanza dannosa.
La gente, o parte di essa, riflettere anche su quanto con ottica prettamente religiosa ha divulgato sui social il parroco, Papas Nicola Cuccia, di cui qui di seguito riportiamo il link:
https://www.facebook.com/nicola.cuccia.58
La gente riflette inoltre su quanto sta accadendo nell'isola col coronavirus. Quella che segue è la tabella diffusa alle ore 12,oo di oggi 21 marzo.
Il nostro è un piccolo centro del palermitano; a Contessa Entellina però l'eco di ciò che sta capitando in Lombardia e nelle altre regioni del Paese non lascia indifferenti. Non esiste residente che non abbia parenti lungo l'intera penisola e negli altri paesi dell'Unione Europea.
La gente in queste ultime ore sta rispettando quasi alla lettera l'invito di "restare a casa", complice pure l'abbassarsi significativamente della temperatura.
L'organismo locale "Pro-Loco", pure essa in queste ore, sta distribuendo -in spirito di solidarietà e presenza- nelle abitazioni di ciascuna famiglia un "pane di San Giuseppe". Pane con particolare lavorazione e disegno che normalmente orna i tipici "artara" del Santo nel giorno ad esso dedicato (il 19 marzo) che però quest'anno non sono stati allestiti in nessuno dei paesi che questa tradizione tipicamente siciliana conservano fino ai giorni nostri.
L'abbassarsi della temperatura spinge la gente a riflettere su ciò che sta accadendo. Tutti accennano ai racconti dei nonni (e in più casi dei bisnonni) circa una situazione di epidemia somigliante all'attuale scenario creato dal coronavirus: la spagnola degli anni 1918-1920. Allora qui a Contessa quell'epidemia fu abbastanza dannosa.
La gente, o parte di essa, riflettere anche su quanto con ottica prettamente religiosa ha divulgato sui social il parroco, Papas Nicola Cuccia, di cui qui di seguito riportiamo il link:
https://www.facebook.com/nicola.cuccia.58
La gente riflette inoltre su quanto sta accadendo nell'isola col coronavirus. Quella che segue è la tabella diffusa alle ore 12,oo di oggi 21 marzo.
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