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giovedì 19 marzo 2020

Contessa Entellina oggi. Chiusi bar e negozi, aperti alimentari e banche

Quest'anno a Contessa non si rinnoverà la
tradizione degli "altari" di San Giuseppe,
ma ascoltando ieri sera le cantate della
tradizione
da parte di  tanti volenterosi diffuse
con altoparlante su  tutto l'abitato
siamo fiduciosi:

"Ce la faremo"

Vivendo il tempo del "coronavirus" in un piccolo paese di provincia.



Leggiamo che in alcune località dell'isola sono stati attivati dei servizio gratuiti che forniscono sostegno psicologico e consigli utili su come affrontare la situazione di emergenza che il coronavirus sta creando ormai ovunque, in grandi e piccoli centri.
Il servizio è rivolto a chiunque vive una difficoltà emotiva legata ai cambiamenti imposti dalle restrizioni la cui finalità dovrebbe contribuire a rallentare il Covid 19 per le persone che si trovano in quarantena o in isolamento domiciliare a causa del coronavirus. Isolamento a cui siamo invitati a stare tutti, o quasi.
A Contessa i sentimenti non sono quelli ora rappresentati, nel senso che non emergono situazioni di paura o grave depressione, ma nemmeno si può dire che esista la rassicurante atmosfera. Qui da noi esistono parecchie persone ultrasettantenni che vivono da  sole. Una cosa è garantire loro i servizi esterni (ricette mediche, ritiro farmaci, acquisto alimenti etc.) ed altro è rassicurarle rispetto a quanto la televisione trasmette e lascia intendere.

Gestire l'ansia, lo stress, 
la sensazione di isolamento conseguenziali 
al coronavirus. 
Uno psicologo, Debora Barrea, spiega: "Ci viene richiesto in questi giorni di rispettare divieti, limitazioni e di sviluppare una sorta di resilienza di fronte ad un problema nuovo. Se andiamo a cercare indietro nella nostra memoria non riusciamo a trovare accadimenti simili. Forse possono venirci in mente dei racconti dei nostri nonni che evocano, ma soltanto a parole, le estreme difficoltà vissute. Non è affatto semplice e scontato trovare dentro di sé la strada giusta per affrontare l'emergenza e il cambiamento che ne consegue. E' facile che la nostra mente vada in tilt e che, di conseguenza, si abbassino anche le nostre difese immunitarie".
Canta che ti passa
Col problema dell'ansia ha sicuramente a che fare quanto è avvenuto nei giorni scorsi in più località d'Italia, Contessa Entellina compresa. I social sono riusciti ad animare paesi e quartieri deserti attraverso i simultanei appuntamenti fuori dai balconi, per intonare in coro canzoni e condividere momenti di socialità nonostante l’isolamento effettivo attraversato dal Paese. 
Da Milano ad Agrigento tutti rigorosamente rinchiusi in casa, ma comunque insieme attraverso le note dell'Inno di Mameli. Il canto, la probabile scoperta di un patriottismo attutito come terapia contro la paura del Covid-19. 
Sono comparse bandiere tricolore esposte dalle finestre o sulle ringhiere: non si vedevano dagli ultimi mondiali di calcio, ma in queste ore hanno un senso ed una sfida ben diverse. 

Ancora ieri sera, qui a Contessa, da qualche parte sono vibrate le note dell'Inno di Mameli. Erano le 21,oo e  all'inno patriottico che unisce l'intero stivale è seguito un canto tipicamente locale dedicato, in siciliano, a San Giuseppe.
Si, questi canti (patriottici e/o devozionali) infondono coraggio, forse piu' dei sostegni dei comunque bravi psicologi: gli italiani usciranno fuori da questi giorni travagliati.

Vorremo pure evidenziare che fanno bene al morale  oltre che allo spirito comunitario le  celebrazioni  in streming, in questo periodo in cui sono vietati tutti gli assembramenti compresi quelli in chiesa,  promosse congiuntamente dai due parroci, don Andrea e papas Nicola.
A questa apprezzabile iniziativa dedicheremo una pagina apposita del blog

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