Il presidente Jimmy Carter annuncia il boicottaggio degli Stati Uniti ai Giochi Olimpici di Mosca in segno di protesta contro l’invasione sovietica in Afghanistan.
L’attacco al palazzo presidenziale di Hafizullah Amin e il contemporaneo colpo di stato (27 dicembre 1979) con cui l’esercito sovietico occupò Kabul segnarono l’inizio dell’invasione sovietica dall’Afghanistan, un conflitto che sarebbe durato per un decennio, costando la vita a centinaia di migliaia di persone, soprattutto afgani.
Per l’Unione Sovietica fu l’ultima grande avventura internazionale prima della sua caduta, e segnò una generazione di suoi abitanti in maniera non così diversa da come la guerra del Vietnam aveva segnato gli Stati Uniti. Seicentomila soldati russi – gli afgantsy, come vennero soprannominati – prestarono servizio nel paese, e migliaia di famiglie dovettero fare i conti con le loro menomazioni fisiche e morali quando i militari tornarono nel loro paese.
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