Le forze antifasciste
ed i militari sbandati dopo l'8 Settembre
La Resistenza vera e propria iniziò in Italia l'8 Settembre 1943 e terminò il 25 Aprile 1945. Nella Resistenza italiana confluirono due principali forze: la prima fu l'antifascismo storico che lungo l'intero ventennio non aveva mai cessato di avversare, sia in Italia che dall'estero il regime; fu questa componente che fornì la quasi totalità dei quadri politici e organizzativi nonché l'impostazione programmatica all'intero movimento. Accanto a quest'antifascismo storico, composto soprattutto da socialisti ed azionisti, si intrecciò nella Resistenza un antifascismo "nuovo" delle generazioni nuove, più giovani, composte da operai e studenti che non conservavano ricordi del periodo pre-fascista.
|
Episodio noto al conduttore del Blog
Un militare contessioto in servizio in Campania l'8 Settembre 1943, fu, fra centinaia e migliaia di altri, preso prigioniero nel corso dei rastrellamenti tedeschi.
Fermato nei pressi di Maddaloni, fu fatto salire su dei vagoni/carri bestiame diretti al Brennero e poi, in continuità, fino all'odierna Polonia, in una regione allora denominata Prussia Orientale. Nel corso del lungo viaggio durato due o tre settimane a causa dei frequenti bombardamenti aerei alleati, quel prigioniero (di Contessa Entellina) e le varie altre centinaia e centinaia nelle medesime condizioni soffrirono la fame e la sete e dovettero soddisfare i naturali e fisiologioci bisogni all'interno del vagone (o nei tempi di sosta del treno in sperdute stazioni, deserte, e sotto l'incombere delle mitragliatrici tedesche) e così fino a destinazione.
Arrivati a destinazione, furono distribuiti in più campi di concentramento. Il contessioto, persona bene conosciuta dal conduttore di questo Blog, fu assegnato al campo di concentramento Majdanek, oggi in territorio polacco. E lì rimase per più mesi a soffrire fame, freddo e minacce fino a quando non fu assegnato a lavorare alle dipendenze di un impianto di macinazione di cereali. Egli era infatti un mugnaio.
La liberazione arrivò nel marzo del 1945 con l'avanzata dell'Armata Russa. Il rientro a Contessa avvenne nell'Ottobre dello stesso anno in quanto i russi per rilasciare quegli italiani vollero prima definire precisi accordi di loro interesse con gli alleati occidentali.
|
Queste due componenti si strutturarono insieme ora in forme organizzativamente valide ed ora su spinte spontaneistiche. A queste fondamentali forze si aggiunsero successivamente altre forze sociali di impronta "conservatrice" che avevano per lungo tempo sostenuto il Fascismo e che nella prospettiva del suo definitivo tracollo si erano "in estremis" dissociate da esso in seguito al "colpo di Stato" del 25 luglio 1943. Queste forze si adoperarono a costituire il cosiddetto Regno del Sud, l'istituzione che attraverso la Monarchia doveva garantire il trapasso dal Fascismo alle alleanze antitedesche del quadro politico internazionale che andava via via affermandosi.
L'unità della Resistenza fu la linea politica condivisa più o meno convintamente da tutte le forze più importanti della società in nome della pregiudiziale di dover sconfiggere la guerra antitedesca e nel contempo antifascista.
Nella Resistenza operarono, aggregati nei Comitati di Liberazione Nazionali (CLN) :
Il Partito d'Azione, Il Partito Comunista, La Democrazia Cristiana, Il Partito Democratico del Lavoro, Il Partito Liberale, Il Partito Socialista, Il Partito Repubblicano.
Il CLN, nella dichiarazione costitutiva, si assegnava il compito di "chiamare gli italiani alla lotta e alla Resistenza per riconquistare all'Italia il posto che le compete nel consesso delle libere nazioni". All'interno del Cnl ci furono vivaci ed inevitabili contrastanti visioni sull'Italia del dopo-guerra, Ma su quest'aspetto avremo modo e tempo di trattare.
Le formazioni militari "partigiane" si mossero con modalità diverse dal regio esercito, che si disciolse come nulla l'8 Settembre 1943. Le formazioni partigiane operarono in maniere più snelle delle forze regolari e sicuramente si mostrarono più motivate. In questo contesto derivò la guerra partigiana fatta di azioni rapide e ricca di iniziative individuali.
Il primo luglio 1944 si pervenne tuttavia alla unificazione di tutte (o quasi) le formazioni partigiane.
(Segue)
Nessun commento:
Posta un commento