StatCounter

martedì 11 aprile 2023

Pasqua e religiosità. Riflessioni sui nostri giorni

Spunti estrapolati da una riflessione  di

Aldo Cazzullo, giornalista

Pasqua in passato aveva un significato ed una declinazione sociale, anche per chi non possedeva ispirazione cristiana ma mostrava interesse e riflessione sul destino dell'uomo. Adesso è attraverso la tv che la gran parte della gente assiste agli assembramenti di massa a Piazza San Pietro (Roma) e raramente -nel resto dell'Italia- si rinvengono isole comunitarie interessate a trovare l'origine e la portata della ricorrenza.

Ci sarebbe da dover  ritrovare la religiosità, la religiosità vera e non quella sentimentale e spiritualistica; la religiosità secondo cui Dio ha a che fare con la vita deglio uomini, e che Cristo muore perché accada la pace fra gli uomini, in Ucraina, in Africa e dovunque si combatte. Servirebbe la Pasqua che punti alla rinascita, piuttosto che ad una religiosità frequentemente estranea alla vita!

 «Ritrovare la spiritualità, la fede?».  E' palese che non sono esigenze urgenti quando le più elementari esigenze materiali mancano. Eppure decenni fa, in condizioni di maggiore povertà, e forse anche per questo, la fede era così forte che si poteva toccare.   I nostri nonni credevano che Gesù fosse morto e risorto così come credevano che il sole sorge e tramonta. 

   Oggi la pratica religiosa è in caduta libera, le chiese frequentemente sono vuote e le comunità sociali e/o civiche sono in palese crisi di spiritualità. 

  La fede se manca «non ce lo si può dare». Ma la riflessione spirituale è una necessità dell’animo umano, seppure la percepiamo in via di smarrimento. 

 La quaresima non sappiamo più cosa sia.  Al contrario del mondo islamico in Occidente è scomparsa l’idea di comunità, di preghiera, di sacrificio collettivo, di pratica religiosa, e la riflessione sulla morte e sul significato della vita non ci appartiene più. 

  Piazza San Pietro era mezza piena il giorno di Pasqua per il ritorno del Papa tra i fedeli, ma la maggioranza di quella gente, era composta da pellegrini stranieri. 

Nessun commento:

Posta un commento