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sabato 8 aprile 2023

Cosa conosciamo di Santa Maria del Bosco (4)

 Dal testo curato da Antonino G. Marchese "L'Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro"

INTRODUZIONE di Cataldo Naro

Arcivescovo di Monreale e Abate di Santa Maria del Bosco

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   Costruzioni quali l'abbazia di Santa Maria del Bosco sono nate dalla fede e per la fede. Dalla fede, cioè da una consapevolezza credente, da un desiderio di dare lode a Dio con l'intera propria vita e attraverso l'habitat stesso della propria esistenza: la casa in cui si vive con tutti i suoi ambienti: lo spazio per la preghiera ed anche quello per cucinare e per mangiare ed ancora quello per dormire e non escludendo quelli del lavoro e del riposo durante la fatica del giorno. La casa ma anche l'ambiente circostante: la campagna, il bosco, i monti, l'intero paesaggio. Il monsaco dedica l'intera sua esistenza a Dio e vive questa sua tensione religiosa, il dono a Dio di tutto se stesso, assieme a tutti gli altri monaci che vivono sotto la medesima regola e sotto il medesimo abate nella medesima casa. La casa non è divisibile dall'uomo che la costruisce e la abita, dice il suo intento, esprime la sua visione del mondo, manifesta il suo progetto di vita. La bellezza della casa dice l'interiorità di chi la costruisce. L'ormai abbandonata e silenziosa Santa Maria del Bosco dice ancora, nella precisa divisione dei suoi grandi spazi -la chiesa semidiruta, i due bellissimi chiostri, l'imponente dormitorio e le ampie celle- l'ardente desiderio di Dio che portò sul posto i primi monaci e li spinse a costruire la loro magnifica abbazia. E' un luogo di bellezza. Ed è stata anche un centro di spiritualità cristiana. Nata dalla fede, essa fu pensata anche per la fede, cioè per esprimerla e per incrementarla. Non pensarono solo a se stessi, quei primi monaci. Pensarono per le generazioni di monaci che avrebbero fatto la loro medesima scelta di vita. Pensarono per quanti sarebbero venuti, lungo i secoli, sulle loro tracce, a cercare l'unione con Dio tra le sue mura. Avevano la certezza che tanti altri li avrebbero seguiti, in quella stessa grande casa, nella ricerca di Dio.

(Segue)

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