Il pianeta Terra,
i beni comuni,
il vivere in modo sostenibile in relazione
all'ambiente
Ai nostri giorni l'Agricoltura e l'Allevamento che storicamente sono state attente custodi della "natura" sono divenuti, in tutti i Paesi avanzati socio-economicamente, attività fortemente dipendenti dall'uso massiccio di combustibili fossili (fertilizzanti, pesticidi, uso dei trattori e altri macchinari per refrigerare e trasportare). Gli studiosi ai nostri giorni ascrivono ormai il mondo agricolo fra i "mangiatori di petrolio".
--le materie prime diventano prodotti;
-- dopo che vengono disfatte dall'uso perdono il loro valore economico e diventano "rifiuto" riversato nell'ambiente o concentrato nelle discariche;
--I nuovi beni prodotti seguono il medesimo processo, generando nuovi rifiuti.
--Solo una parte dei rifiuti, ai nostri giorni, si trasforma in utilità per ulteriori processi produttivi o viene "assimilata" senza danno dall'ambiente naturale.
--Persino l'assetto della moderna agricoltura segue il modello "lineare" sopra accennato.
--L'avvenuta concentrazione della stragrande concentrazione della popolazione nei grossi centri abitati e nelle città ha imposto una filiera alimentare dalla campagna alle aree urbane, con la conseguenza che persino i rifiuti organici frequentissimamente (capita a Palermo) vengono contaminati con ogni sorta di materiali, piuttosto che servire come concime per i campi. Inceneritori e discariche promiscuamente trattano prodotti organici e non.
--In carenza dei nutrienti organici, e per sopperire alla perdita dei nutrienti, nelle campagne si utilizzano frequentissimamente fertilizzanti.
Per concludere, il modello economico attuale delle campagne, al contrario del periodo pre-industriale, dispone di uno stock ridotto di energie rinnovabili in quanto la gran parte finisce irreversibilmente con l'uso lineare dei materiali.
Quando si discute di "sostenibilità" si prova ad invertire l'attuale tendenza: passare a processi economici basati sulle energie rinnovabili e porre fine ai cicli che vedono i materiali che diventano rifiuti, piuttosto che nuove risorse. Qualcosa che in termini locali definiamo: raccolta differenziata.
(Segue)
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