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lunedì 10 aprile 2023

Problema pensioni. Ogni governo che arriva si ritrova a ....

Sono sostenibili ?

  Un decreto governativo ha attivato un osservatorio col compito di monitorare la spesa previdenziale in vista di revisionare, per l'ennesima volta, il sistema pensionistico. Si vorrebbe verificare la sostenibilità per il bilancio statale di ulteriori forme di uscita anticipata dal lavoro, magari favorendo forme di previdenza complementare.

Quota 103 con la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi vigerà fino a dicembre 2023. Fra le ipotesi spunta Quota 41, un meccanismo che consenta di andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Ma occorrerà verificare le coperture finanziarie. C'è inoltre l'ipotesi di una proroga di quota 103 per un anno. Per poi trovare una soluzione strutturale per il 2025.

La ministra del Lavoro Marina Calderone porge «particolare attenzione ai sistemi di prepensionamento e ricambio generazionale, per verificare la sostenibilità di forme di anticipo pensionistico che non gravino unicamente sulla spesa pubblica ma consentano un ciclo virtuoso fra lo Stato, i datori di lavoro e i lavoratori prossimi alla pensione». 

Previdenza complementare

Un tema sul tavolo è quello della previdenza complementare. Si dovrebbe quindi rafforzare il secondo pilastro e la ministra  ritiene che essa «avrà il compito di sintetizzare proposte di interventi utili al rilancio del sistema della previdenza complementare, necessario a garantire un importo complessivo dignitoso per i futuri trattamenti pensionistici calcolati con il metodo contributivo».

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