Spendere soldi pubblici non significa sperperarli
L'Italia riuscirà a spendere i soldi del Pnrr? Sono in tanti, esponenti sia della maggioranza di governo di centro-destra che dell'opposizione di centro-sinistra a dubitare della capacità della Pubblica Amministrazione a saper spendere. Sicuramente non sapranno né progettare e nemmeno spendere i piccoli comuni.
I giornali specialmente in questi giorni stanno evidenziando come il nostro Paese, e per esso i governi degli ultimi anni, non sono riusciti neppure a spendere gli aiuti ordinari dell’Europa; figurarsi adesso quelli straordinari del PNRR.
L'Italia, Paese fondatore dell'UE e Paese in cui l’idea d’Europa è nata — nel confino fascista di Ventotene — e Paese che si è incarnato nei trattati di Roma, ha rinunciato da tempo a pensare l’Europa, a elaborarne la visione e la prassi.
L'Europa da qualche decennio da noi viene vista come una placida mucca nordica buona solamente da mungere. Adesso che finalmente i paesi nordici accettano di fare debito comune, scopriamo noi italiani che non sappiamo cosa farcene dei tanti soldi del Pnrr. Giustamente la destinazione dei fondi del Pnrr è rigida, legata com’è a transizione ecologica e digitale e noi, noi italiani, cosa chiediamo? maggiore flessibilità per sanità e scuola e magari per ... .
I tedeschi ed i nordici però ci conoscono e sanno che a noi manca la cultura e la tecnica dell’investimento e, di quei soildi, siamo capacissimi di passare a fare assistenza e sperperi per le nostre vastissime clientele elettorali. Noi italiani sappiamo inventare sussidi finalizzati a rendere interi ceti sociali e intere regioni dipendenti dalla politica (e in Sicilia ne sappiamo tantissimo).
Per il nostro Paese, essere credibile sa del quasi impossibile.
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