I russi, Putin in prima persona, accusano gli ucraini di essersi fatti trascinare da una minoranza di fascisti e di nazionalisti su posizioni fortemente anti-russe. La situazione sta veramente in questi termini ?
E' probabile che Putin non abbia tutti i torti. Gli ucraini che nelle settimane scorse hanno invaso le piazze della parte occidentale del paese non rappresentano l'intera nazione; sono stati i filoeuropei e non e' detto che rappresentino la maggioranza della nazione. Che il nuovo governo ucraino sia in preda degli ultranazionalisti lo si e' capito col provvedimento con cui viene sancito che unica lingua ufficiale del paese e' l'ucraino; si tratta di una iniziativa assurda dal momento che in meta' del paese (sud/orientale) la popolazione e' di lingua ed etnia russa.
Basta tutto cio' per accusare di fascismo e di nazionalismo il nuovo governo ucraino ?
In verita' c'e' da aggiungere che il nuovo governo ha esagerato con gli attacchi nei confronti del grande fratello russo dal momento che esso e' fortemente indebitato con esso sul piano finanziario ed inoltre sa bene che la Russia puo' decidere del destino economico dell'Ucraina (e non solo di essa) chiudendo o aprendo i rubinetti dei gasdotti.
Un governo che attiva provocazioni nei confronti di un grande vicino fidando nel soccorso dei paesi occidentali certamente se non e' fascista e' sicuramente incosciente e non tiene in debito conto le ragioni complessive della pace nel continente. Impedire a meta' della propria popolazione di usare la lingua materna e' comunque roba da incoscienti sicuramente.
Questo governo anti-russo ha giocato tutte le carte confidando che l'intera Europa l'avrebbe soccorso. Ma cosi' non e' e non puo' essere.
Gli Stati Uniti hanno l'interesse politico di creare difficolta' a Putin e verosimilmente soffiano sul fuoco, ma l'Europa oggi come oggi sta attraversando una delle peggiori crisi che si ricordi e non puo' seguire gli Usa nelle avventure che i nazionalismi provocano. L'apparato industriale europeo funziona se dalla Siberia arrivano le risorse energetiche che la Russia si e' impegnata a fornire. Pero' inseguendo il nazionalismo ucraino che vuole tappare la bocca alla meta' della sua popolazione che parla russo capitera' inevitabilmente che Putin stacchera' la spina agli impianti che alimentano l'apparato industriale tedesco, italiano, francese etc. E l'Occidente dovra' archiviare la ripresa economica a cui tanto aspira.
Non valutare con realismo la situazione oggettiva che ci sta attorno per inseguire i sogni nazionalisti (o fascisti, come preferisce definirli Putin) del governo di Kiev e' un po' troppo.
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