IL FIGLIO DELL'UOMO HA POTERE DI RIMETTERE I PECCATI SULLA TERRA
Marco: 2 1-12
1Ed entrato di nuovo giorni dopo in Cafarnao, si udì che è in casa. 2 E si riunirono molti, così
che non c'era più posto neanche davanti alla porta, e diceva loro la
Parola. 3 E
giungono portando a lui un paralitico sollevato da quattro. 4 E, non potendo portarglielo
dinanzi a causa della folla, scoperchiarono il tetto dove si trovava e, fatta
un'apertura, calano il lettino dove giaceva il paralitico. 5 E vista Gesù la loro fede, dice
al paralitico: Figliolo, sono rimessi a te i peccati. 6 Ora c'erano alcuni degli scribi
lì seduti a ragionare nei loro cuori: 7 Perché costui parla così? Bestemmia!
Chi può rimettere peccati se non il solo Dio? 8 E subito, conosciuto Gesù nel
suo spirito che così ragionavano in se stessi, dice loro: 9 Perché così
ragionate nei vostri cuori? Che cosa è più facile: dire al paralitico:
Sono rimessi a te i peccati o dire: Risvegliati, solleva il tuo lettino e
cammina? 10 Ora,
perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha potere di rimettere i peccati sulla
terra, 11 dice al
paralitico: Io ti dico: Risvegliati solleva il tuo lettino e va' alla tua
casa! 12 E fu
risvegliato e subito, sollevato il lettino, uscì davanti a tutti, sì che
rimasero meravigliati tutti e glorificavano Dio dicendo: Così non abbiamo
mai visto!
Brano del Vangelo proclamato oggi nelle Chiese di rito bizantino
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In altre circostanze abbiamo evidenziato che nostro intento è di trovare nel Testo proclamato circostanze che imbattano sulla vita del terzo millennio.
Ed l testo sempre si presta non ad una circostanza ma a parecchie.
Non è quindi detto che noi scegliamo la più pertinente.
Ci incuriosisce in questo brano lo scontro-incontro tra ciò che il Nazareno propone per il benessere dell'uomo e ciò che gli uomini di cultura dell'epoca, gli scribi, invece esigono che debba farsi.
Ci vengono innanzi agli occhi i continui, infiniti, talk show che i canali televisivi ci propongono dalla mattina alla sera. Quei tanti sapienti (giornalisti, giuristi, economisti, sociologi ...) ci somministrano i loro punti di vista convinti che ci aiuteranno ad individuare la giusta via, su tutti ... gli aspetti della nostra vita.
Questi punti di vista ci arrivano ... come prescrizioni continue che spesso infastidiscono -non di poco- i nostri pensieri e non lasciano alcuna traccia in noi; non ci fanno affatto stare meglio.
Nel brano proclamato oggi in Chiesa i punti di vista hanno da un lato la difesa della tradizione (l'intangibilità della tradizione ricalcata nei testi della Legge) e un benessere maggiore che può venire da chi sa leggere la natura interiore dell'uomo.
Freud avrebbe parteggiato per la logica seguita dal Nazareno.
Colpa e peccato: due punti di vista di un medesimo comportamento.
La colpa è ciò che intacca la nostra immagine e sarà oggetto del giudizio in Tribunale, il peccato è ciò che riteniamo di avere commesso nei confronti dell'Altro.
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Se dalla finestra faccio cadere un sasso in testa a un estraneo, mi
sento in colpa, dispiaciuto, per ciò che ho fatto.
È importante notare che la colpa giuridica conosce solo l'espiazione (lo sancisce la Legge); il peccato invece
conosce il Perdono (proviene da chi ha l'autorità di perdonare).
E' ovvio che la Legge (per le nostre malefatte) non giustifica l'uomo, anzi maledice chiunque non rimane fedele a tutte le sue innumerevoli prescrizioni.
Il perdono mostra all'uomo, sì, la realtà sciagurata, la via di perdizione, ma lascia intravedere la via di uscita, la salvezza, in forza dell'atto di misericordia da parte di chi ne possiede la facoltà, l'autorità.
La legge -in buona sostanza- da sola non da sollievo a chi è "caduto" (e ... l'uomo case spesso), il perdono invece fa stare bene.
Anche Freud in termini diversi ("Io", "Super-io", "Nevrosi" etc. ...) duemila anni dopo il Nazareno ha -sotto certi aspetti- dato carattere di scientificità a ciò che il Testo proclamato oggi in Chiesa vuole trasmetterci.
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