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domenica 9 marzo 2014

Matteo Renzi. "State sereni, italiani !"

Matteo aveva trovato molti pozzi di denaro. Aveva promesso una riforma al mese. Aveva detto niente tasse. Aveva .... aveva.
Il guaio entro cui si va ingarbugliando il destino del giovane presidente del consiglio è che i pozzi che egli aveva trovato non erano suoi, o meglio non erano nella sua disponibilità.
Aveva immaginato infatti di utilizzare i soldi della Cassa Depositi e Prestiti ... una cifra enorme sui 60, 70 miliardi di euro. Ma Bankitalia e la Ragioneria gli hanno fatto sapere che quei soldi non erano suoi ma dei pensionati, dei cittadini che presso gli Uffici Postali depositano i loro magri risparmi. 
Per indurre i "poveri" detentori dei Buoni Postali a lasciare in deposito quei soldi esiste una legge vincolistica. Se quei soldi dovessero prendere una via non prevista dalla legge "rassicurante", è stato detto a Matteo, c'è il rischio che tutti corrano a prelevare il denaro e succede ...   ...

Matteo non si è fatto impressionare. Aveva infatti una carta di riserva. 
Aveva saputo che esistono dei governatori alla Rosario Crocetta che i tanti miliardi messi a disposizione dall'Unione Europea manco li toccano, manco li considerano. 
Tanta indifferenza oltre che da Crocetta è condivisa dai governatori del Mezzogiorno. 
Come mai ? 
Semplice per spendere 80/90 euro dell'Unione Europea è necessario che la Regione Sicilia (o Calabria, o Campania ..) metta di suo 20 o 10 euro. Il povero Rosario Crocetta quei 10 o 20 euro non li possiede perchè deve darli ai suoi 1800 dirigenti regionali che, pro-capite, costano dai 200 ai 300 mila euro perchè possano leggere in serenità -dalla mattina alla sera- i giornali forniti pure essi da Mamma Regione.
Crocetta non può fare un affronto ai suoi dirigenti e così tanti miliardi restano inutilizzati. Si mette un pò di impegno (in Sicilia) per spendere solo quei soldi che finiscono nelle tasche di chi sta nel giro dell'affare "Formazione". 
Matteo Renzi, ragazzo sveglio, aveva pensato: Che bello ! ho a disposizione miliardi e miliardi che potrò utilizzare per il governo centrale.
Ma ecco ! spunta la malasorte !
La Commissione Europea, da Bruxelles, sente odore di bruciato e fa sapere: "I fondi della politica di coesione devono essere utilizzati per finanziare nuovi progetti per lo sviluppo. Quindi non possono essere utilizzati per coprire la riduzione di imposte, come quella potenzialmente legata al cuneo fiscale, come suggerito da alcuni osservatori".
In pratica i fondi comunitari per la Sicilia sono destinati alla Sicilia perchè realizzi (oltre che formazione) strade, ferrovie, porti, infrastrutture e non al governo di Roma; se poi Crocetta è un uomo compassionevole e il denaro integrativo che dovrebbe servire alla crescita e sviluppo dell'isola non lo trova (perchè lo destina ai suoi super-efficienti dirigenti) questo è affare suo. 
L'Unione Europea, in poche parole, non si fa commuovere nè da Rosario nè, ancor meno, da Matteo.

A Bruxelles avranno pensato: "italiani, brava gente ! sempre furbi e mai rispettosi delle regole comunitarie da essi sempre votate, firmate e condivise e poi regolarmente ... mai rispettate".
Intanto mercoledì deve essere varato il provvedimento sul "cuneo fiscale" e servirebbero almeno 10 miliardi.

Alcuni sostengono: Matteo è un ragazzo sveglio, troverà dove pigliare i soldi !
"State sereni, italiani!".  

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