StatCounter

venerdì 21 marzo 2014

Mafia. Ormai ne parla il Papa, le istituzioni pubbliche hanno altro da fare

La mafia è fenomeno così presente nella vita della nostra società che si è conmquistato un posto di rilievo nella storia italiana e la coscienza civile di noi siciliani la considerarle parte della «normalità». 
Da quando i giornali riempiono pagine e pagine sulla "trattativa Stato-Mafia", abbiamo riscoperto che -in effetti- la mafia accompagna le vicende dello Stato italiano fin dalla sua fondazione: 
-è del 1863 il primo omicidio, rimasto impunito, di un siciliano tornato sull' Isola insieme a Garibaldi, nei cui atti di indagine venne usato il termine «mafia». 
-E trent' anni più tardi, nel 1893, con Emanuele Notarbartolo, già sindaco dPalermo e poi senatore, si ha il primo di una lunga serie di omicidi eccellenti che attraverseranno tutto il Novecento per arrivare fino a noi. Mattarella, Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino, insieme a giornalisti, sindacalisti, magistrati, imprenditori, forze dell' ordine, semplici cittadini che, spesso lasciati soli, hanno difeso fino alla morte le nostre comuni istituzioni.

Che papa Francesco abbia deciso di partecipare alla veglia di preghiera organizzata, ogni anno, dall'associazione Libera il primo giorno di primavera, costituisce per tutti un' iniezione di coraggio.  

Nessun commento:

Posta un commento