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domenica 30 marzo 2014

Badia Greca di Grottaferrata e formazione culturale e religiosa degli arbëreshë” ... ... di Calogero Raviotta

Il Monastero di S. Maria di Grottaferrata (Badia Greca) è fondato nel 1004 da S. Nilo di Rossano Calabro, greco di origine e di rito, il quale dalla Calabria porta a Grottaferrata con i suoi monaci il rito bizantino-greco, che si conserva ancora oggi.
Il rito bizantino-greco, fedelmente mantenuto in Badia nei primi tre secoli, dalla fine del XIII secolo comincia ad assorbire elementi del  rito  romano, nei secoli successivi sempre più presenti nella pratica liturgica e religiosa. Nella seconda metà del secolo XIX nella comunità della Badia, alcuni monaci ed jeromonaci vogliono mantenere il rito bizantino ed altri invece vogliono adottare il rito romano. Negli ultimi decenni del secolo XIX però, per volontà della Santa Sede, viene avviato nella Badia il processo di recupero e di  ripristino della piena osservanza del rito bizantino, durante il pontificato di Leone XIII (Decreto " Orientalium Ecclesiarum Ritus" del 12 aprile 1881 della  S. Congregazione  Propaganda Fide).
La Santa Sede, per incrementare la comunità della Badia, ridotta ormai a pochi membri provenienti dalle diocesi di rito romano, invia nel 1882 una circolare a tutti gli ordinari (vescovi) delle diocesi italiane, nel cui territorio si trovavano comunità di rito bizantino, invitandoli a mandare al probandato del monastero basiliano di Grottaferrata giovani desiderosi di seguire la vita religiosa.
Mentre dalle diocesi della  Calabria non si ha alcuna risposta e disponibilità  immediata all'invito  pontificio,  dalla  Sicilia  invece un congruo numero di ragazzi  di Piana dei Greci e di Contessa, comunità italo-albanesi che conservano ancora, oltre che la lingua e le tradizioni albanesi, anche il rito greco-bizantino, chiedono già dal 1883 e negli anni successivi di essere ammessi al probandato del monastero basiliano di Grottaferrata.
Questa iniziativa della Santa  Sede, che per la prima volta mette in contatto la Badia Greca e le comunità italo-albanesi,  può essere considerata provvidenziale per ambo le parti: i monaci di origine italo-albanese danno un notevole apporto alla crescita religiosa, culturale ed ecclesiastica del  monastero basiliano di Grottaferrata e le istituzioni della Badia danno un significativo contribuito alla crescita culturale e religiosa delle comunità italo-albanesi. Molti studenti arbëreshë frequentano infatti le scuole delle istituzioni religiose ed ecclesiastiche affidate ai monaci basiliani di Grottaferrata: scuola media nell'Istituto "A. Reres" di Mezzojuso dal 1920 e del seminario di S. Basile (CS) dal 1932, ginnasio-liceo nel Seminario greco-albanese di Palermo, scuola professionale nell'Istituto SS. Salvatore di Piana degli Albanesi dal 1948, liceo-ginnasio nel Seminario "Benedetto XV"  annesso alla Badia dal 1918.

Contributo degli Italo-albanesi alla rinascita della Badia.
Dal 1883 al 1900 un significativo numero di ragazzi (7 da Piana degli Albanesi, 5 da Contessa Entellina, 1 da Palazzo Adriano), provenienti dalle comunità italo-albanesi della Sicilia, vengono ammessi al  probandato della Badia di Grottaferrata . Nei primi due decenni del 1900 sono pochissimi i ragazzi arbëreshë ammessi alla Badia Greca. Nel 1920 un giovane di Palazzo Adriano apre la serie dei numerosi probandi ammessi al monastero di Grottaferrata nei decenni successivi e provenienti dalle comunità italo-albanesi, sia della Sicilia che della Calabria.
Analizzando l'origine geografica dei membri italo-albanesi della Badia, dalla fine del secolo XIX ad oggi, si rileva che gli arbëreshë provenienti dalla Sicilia sono più numerosi di quelli provenienti dalla Calabria.
I trentadue monaci siculo-albanesi (21 jeromonaci e  11) sono nati:
-    13 a Piana degli Albanesi:10 jeromonaci e tre monaci
-    4 jeromonaci a Contessa Entellina
-    1 monaco a S. Cristina
-    4 da Palazzo Adriano: 2 jeromonaci e 2 monaci
-    10 a Mezzojuso: 6 jeromonaci e 4 monaci.
I quindici monaci calabro-albanesi della Badia (9 jeromonaci e 6 monaci) sono nati:
-    1 monaco a Farneta
-    3  a  Firmo: 2 jeromonaci ed  1 monaco
-    1 jeromonaco a S. Basile
-    1 jeromonaco a S. Cosmo Albanese
-    4 a S. Sofia d'Epiro: 2 jeromonaci e 2 monaci
-    1 jeromonaco a S. Giorgio Albanese
-    2 jeromonaci a Macchia Albanese;
-    1 monaco a Plataci;
-    1 monaco a Lungro.
Fra i predetti 47 membri italo-albanesi della Badia (30 jeromonaci e 17 monaci)  dodici hanno fatto parte della comunità monastica solo per qualche anno e, tra questi, alcuni hanno continuato a svolgere l'attività religiosa in altre istituzioni ecclesiastiche.
Badia Greca e formazione religiosa e culturale degli arbëreshë
Il significativo contributo, dato  dalle istituzioni di educazione e di istruzione della Badia alla formazione culturale degli italo-albanesi, trova  riscontro nella valutazione dei dati che emergono esaminando l'origine geografica degli ex-alunni delle scuole dei seminari e del probandati,  affidati ai monaci basiliani a Grottaferrata, in Sicilia e in Calabria.
I dati di seguito riportati per i probandi si riferiscono al periodo 1883 - 1980, per i seminaristi invece si riferiscono al periodo che va dal 1938 ad oggi.
Da questa analisi in primo luogo emerge che gli ex-alunni provengono principalmente dalle comunità italo-albanesi, che afferiscono alla giurisdizione ecclesiastica delle due Eparchie di rito bizantino (Lungro e Piana degli Albanesi), anche se non mancano presenze di comunità arbëreshë  afferenti  alla  giurisdizione  ecclesiastica  di   altre diocesi. Alcuni probandi e seminaristi, specialmente della Sicilia, appartengono  a comunità di origine non arbëreshë, ma comunque confinanti con comuni italo-albanesi.
Gli ex-alunni della Sicilia  complessivamente sono 274 (91 probandi e 183 seminaristi) e  provengono precisamente :
-    141 da Piana degli Albanesi (25 probandi e 116 seminaristi);
-    5 da S. Cristina (1 probando e 4 seminaristi);
-    31 da Contessa Entellina (8 probandi e 23 seminaristi);
-    31 da Palazzo Adriano (9 Probandi e  22 seminaristi);
-    44 da Mezzojuso (31 probandi e 13 seminaristi);
-    22 da varie località della Sicilia (17 probandi e 5 seminaristi).
La presenza del monastero basiliano a Mezzojuso (Istituto "Andrea Reres")  senza dubbio ha determinato la prevalenza dei probandi (70%) sui seminaristi (30%) provenienti da questa località, mentre i dati relativi agli altri comuni considerati complessivamente rilevano una netta prevalenza dei seminaristi (67%) sui probandi (33%).
Gli ex-alunni dell'Italia continentale (prevalentemente provenienti dalla Calabria) complessivamente sono 218 (57 probandi e 161 seminaristi) e provengono precisamente:
-    9 da Acquaformosa (3 probandi e 6 seminaristi)
-    12 seminaristi da Castroregio
-    4 da Civita (1 probando e 3 seminaristi)
-    5 seminaristi da Ejanina
-    2 seminaristi da Falconara Albanese
-    3 da Farneta (2 probandi ed 1 seminarista)
-    26 da Firmo (10 probandi e 16 seminaristi)
-    7 seminaristi da Frascineto
-    18 da Lungro (2 probandi e 16 seminaristi)
-    1 seminarista da Marri
-    25 da Macchia Albanese e S. Demetrio Corone (9 probandi e 16 seminaristi)
-    1 seminarista da Pallagorio
-    7 da Plataci (2 probandi e 5 seminaristi)
-    11 seminaristi da S. Benedetto Ullano
-    13 da S. Basile (1 probando e 12 seminaristi)
-    12 da S. Cosmo Albanese (7 probandi e 5 seminaristi)
-    11 da S. Costantino Albanese  (4 probandi e 7 seminaristi)
-    12 da S. Giorgio Albanese (3 probandi e 9 seminaristi)
-    6 seminaristi da S. Paolo Albanese
-    20 da S. Sofia D'Epiro (11 probandi e 9 seminaristi)
-    1 seminarista da Ururi
-    10 da Vaccarizzo Albanese (2 probandi e 8 seminaristi)
-    2 seminaristi da Villa Badessa.
I dati sopra esposti, complessivamente considerati, evidenziano una netta prevalenza dei seminaristi (74%) sui probandi(26%), eccetto in tre località (Farneta, S. Sofia d'Epiro e S. Cosmo Albanese), dove é prevalente il numero dei probandi.
I seminaristi sono presenti in tutte le 23 località sopra citate, mentre i probandi sono presenti solamente in 13 località.
Gli ex-alunni considerati sono complessivamente 492, di cui  148 probandi (30%) e 344 seminaristi (70%).
L'incidenza in % degli ex-alunni che sono stati ordinati sacerdoti o che hanno scelto la vita religiosa  é la seguente:
-    su 57 probandi della Calabria 15 (26%) sono diventati membri della Badia
-    su 91 probandi della Sicilia 32 (35%) sono diventati membri della Badia
-    su 161 seminaristi dell'Italia continentale 24(15%) sono stati ordinati sacerdoti
-    su 183 seminaristi della Sicilia 21 (11% ) sono stati ordinati sacerdoti.
Considerando l'attività professionale ed i titoli di studio degli ex-seminaristi e degli ex-probandi emerge che gli intellettuali dei comuni italo-albanesi sono prevalentemente ex-alunni della Badia, i quali operano, sia nel paese natio sia altrove, in tutti i settori (sacerdoti, docenti universitari e delle scuole medie e superiori, medici, farmacisti, veterinari, ingegneri, geometri, ragionieri, pubblici funzionari, impiegati e dirigenti in  aziende pubbliche e private, ecc.).
Quanto sopra dimostra il contributo significativo dato dalla Badia e dalle Eparchie alla crescita religiosa e culturale degli  Italo-Albanesi.

Badia Greca e formazione religiosa e culturale dei contessioti
Le considerazioni sopra esposte si riferiscono anche Contessa Entellina, sia per quanto riguarda il contributo dei contessioti alla rinascita della Badia sia per quanto riguarda il contributo della Badia alla formazione culturale e religiosa dei contessioti.
Quattro jeromonaci di origine contessiota (padre Sofronio Gassisi, padre Cosma Buccola, padre Lorenzo Tardo e padre Saba Abate) hanno infatti dato un notevole contributo alla rinascita della Badia in diversi campi (paleografia, ecumenismo, liturgia, melurgia, miniatura, tipografia, ecc.). Notizie biografiche e fotografia di questi 4 concittadini jeromonaci sono  esposte al Centro Culturale Parrocchiale, nella galleria dedicata ai “Personaggi di Contessa, noti e meno noti”. E' stato già dedicato uno spazio (blog del 12 febbraio 2014) alle vita ed alle opere di padre Lorenzo Tardo. Anche agli altri tre jeromonaci contessioti sarà dedicato un spazio per farli conoscere.
Per quanto riguarda i contessioti ex - alunni delle istituzioni di educazione e di istruzione della Badia (scuole dei seminari e dei probandati sopra citati) di seguito viene riportato solamente un elenco con i nomi,: P. Cosma Castrenze Buccola – P. Sofronio Salvatore Gassisi - P. Lorenzo Luca Tardo – Prof. Giuseppe Schirò – Raviotta Giovanni - Dott. Salvatore Borzì – Prof. Giuseppe Schirò - Dott. Sebastiano Sciambra – Dott. Nicolò Cuccia – Dott. Antonino Cuccia – Dott. Bernardino Schilleci – Papas Nino Cuccia – Dott. Sclafani Gaspare – Sig. Piraino Carmelo - Geom. Lo Cascio Gioacchino - Dott. Calogero Raviotta - Dott. Giovanni D'Aina - Dott. Musacchia Gaspare - Ins. Lo Cascio Vincenzo - Sig. Clesi Pietro - Rag. Cuccia Pietro - Prof. Ferrara Giorgio - Ins. Graffagnini Nicolò - Dott. Ragusa Antonio - Dott. Gennusa Ignazio - Sig. Liggio Gaetano - Sig. Tardo Domenico - Papas Nicola Cuccia - Sig. Liggio Calogero - Inf. Chisesi Teodoro – P. Aricò Luciano – Papas Borzì Giuseppe.

(Badia Greca e arbëreshë” - continua) 


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