Crimea
Questa regione che si proietta sul Mar Nero a me fa pensare Jalta e Jalta fa pensare l'incontro fra Roosevelt, Churchill e Stalin che seduti nella saletta di un villino con ampia veduta sul Mar Nero si divisero l'Europa in zone di influenza. Quell'incontro immortalato dalla memorialistica di tutto il mondo con una foto che oramai viene sistematicamente riportata su tutti i libri di Storia si svolse dal 4 all'11 settembre 1945.
In Europa la guerra era ormai finita ma continuava ancora nel Pacifico contro il Giappone.
-Roosevelt ando' in Crimea con tre propositi:
1) far entrare l'Unione Sovietica in guerra contro il Giappone
2) convincere Stalin a contribuire, a guerra conclusa, all'istituzione dell'Onu (Organizzazione delle Nazione Unite)
3) evitare che tutti i paesi dell'Europa Centrale, liberati dall'Armata Rossa, divenissero paesi comunisti, seppure non anticomunisti.
-Churchil era interessato a che una sola potenza, l'Urss, non divenisse, da sola, riferimento dell'Europa continentale, pretese pertanto che la Francia, paese di certo non vincitore della seconda guerra mondiale, fosse ammessa al tavolo col rango di Grande Potenza.
Proposito di Churchil fu anche di evitare che la Germania venisse smembrata in piu' stati. Nelle giornate di Jalta la Gran Bretagna tuttavia ebbe, con Churchil, il ruolo della Cassandra che piangeva sull'infelice destino dell'Europa, ormai la sua voce non era piu' quella del vasto Impero mondiale del primo Novecento.
-Stalin da parte sua a Jalta coltivo' interessi piu' terra terra, secondo gli schemi che erano stati della Russia zarista, ossia portare i confini della Grande Madre Russia verso Occidente e non mostro' timidezza alcuna a disegnare confini che arrivassero in Ungheria, Cecoloslovacchia e Berlino inclusa.
Stalin sapeva benissimo che gli Occidentali non potevano che accogliere tutte le sue richieste in quanto queste, ormai, erano tutte state attuate sul campo dall'Armata Rossa. E cosi' fu.
A quell'incontro di Settembre 1945 rimase inchiodato fino al Crollo del Muro di Berlino (1989) il destino dell'Europa.
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