In tutte le
comunità si trovano edicole votive, testimonianze dell’arte sacra e del
sentimento religioso popolare.
Anche a
Contessa, sia nel centro urbano, sia in zone rurali, si trovano queste
espressioni iconografiche, testimonianza della particolare e spontanea devozione familiare o personale
di chi le ha realizzate.
Di seguito
vengono riportate notizie (testi e qualche fotografia) delle edicole votive,
urbane o rurali, esistenti a Contessa Entellina.
Di alcune
edicole si ha purtroppo solamente il ricordo perché in parte o del tutto
scomparse a seguito delle demolizioni di edifici, eseguite dopo il terremoto
del 1968.
Alcune edicole
votive di Contessa Entellina, con Decreto dell’Assessore BB. CC. AA. della
Regione Sicilia (D.A. n. 5725 del 21 marzo 1996), sono state dichiarate di
interesse etnoantropologico e quindi sono sottoposte alla tutela della Soprintendenza Beni
Culturali e Artistici.
Edicole votive nel centro urbano
Molte sono le
edicole votive del centro urbano. Di seguito viene riportata la descrizione dell’immagine sacra rappresentata
e l’ubicazione, informazioni utili per gli interessati, che volessero scoprirle
e ammirarle
1. Madonna
della Favara, tra due candelieri. Datata anno 1851, piastrella a rombo,
maiolica sul fondo di una piccola nicchia, ricavata nel muro della casa di
Monteleone Nicolò, in via Scanderbeg n.25, di fronte alla via Schirò. (Sottoposta a tutela)
2. Ostensorio
a raggiera del SS. Sacramento, raffigurato su sei piastrelle di maiolica,
poste sul muro esterno, al primo piano della casa della famiglia Schirò (Lucia,
Giacomo, Elisa), Spiazzo Matrice (angolo
via Aleo).
Sotto
l’ostensorio le anime del Purgatorio e la scritta “miseremini mei, salta vosso
amin, 1811” ed a fianco due angeli con l’incensiere. (Sottoposta a tutela)
3. Madonna
col Bambino, con rosario sulla mano destra ed a fianco testa di angelo tra
due ali, su piastrella di maiolica, posta su muro esterno della casa della
famiglia Grisafi Giovanni (via Scanderbeg n. 5). (Sottoposta a tutela)
4. Madonna in
trono col Bambino su sei piastrelle
di maiolica, fissate su muro esterno della casa della famiglia Lala Elisa (via
Morea n. 46).
In basso si
legge “Per sua divozione rev. Don Filippo LoIacono vic.1811”. In alto
l’abbreviazione tipica delle icone per indicare la Madre di Dio (MR QU).
(Sottoposta a
tutela)
5. Madonna
della Favara tra due candelieri, dentro una finta cornice con motivi
ornamentali, su piastrella di ceramica, fissata sul muro esterno della casa
dell’Istituto delle Suore di S. Chiara (inizio via Grecia, prima dell’incrocio
con via Castriotta. (Sottoposta a tutela)
6. Madonna
della Favara, stampa dentro cornice in legno, posta in una nicchia sulla
fontana Favara (via Morea, muro di proprietà comunale), dove si tramanda sia
stata trovata l’orginale immagine della Madonna del Muro. (Sottoposta a tutela)
7. Bassorilievo
in gesso di Madonna col Bambino, recentemente restaurata, su parete esterna
della casa della famiglia Cicchirillo, in via Morea a confine con casa degli
eredi di Mastropaolo Carmelo. (Sottoposta a tutela)
8. Ostensorio
a raggiera del SS. Sacramento su quattro piastrelle di maiolica. Muro
esterno della casa già di proprietà del notaio Francesco Lo Iacono, in via
Morea. In basso è riportata la data del 1829.
9. Volto di
Gesù su maiolica, in nicchia sotto l’arco di via Grecia, all’incrocio con
via Castriotta.
10. Ostensorio
a raggiera del SS. Sacramento, con a fianco due teste di angelo tra due
ali. Piastrella di maiolica, a rombo su parete esterna della casa di Giuseppe
Chisesi, in via Graffato. In basso si legge l’anno 1857.
11. Bassorilievo
della Madonna Favara, in una nicchia del muro esterno della casa già della famiglia
Clesi, oggi di Caruso Giuseppe, in via Castriotta, vicino la chiesa
parrocchiale Latina.
12.
Nicchia con statuetta di Papa Giovanni XXIII, nell’aiuola comunale di via Castriotta, sottostante
all’inizio di via Lala, recentemente costruita.
13. Nicchia recentemente
costruita in via Barbato, davanti la casa di Chiarello Alfonso, in sostituzione
della precedente più antica, demolita, che sorgeva sulla strada provinciale,
poco distante, davanti il fondo di Lo Iacono Pietro. All’interno icona della Madonna Odigitria.
14. In contrada S. Rosalia, nicchia con
statuetta della Madonna di Fatima, costruita a ricordo della missione
del 1954. Sul fronte del basamento la targa commemorativa in marmo.
15.
Madonna del Lume, affresco su parete interna della casa di
Montalbano Rosetta in via Morea.
Edicole votive rurali
Nelle contrade
rurali del territorio di Contessa si trovano delle edicole votive, alcune recenti
ed altre dei secoli passati.
1. Madonna
della Favara su maiolica, piastrella a rombo, posta su muro esterno della
casa rurale degli eredi di Rizzuto Antonino, in contrada Bagnatelle.
2. S. Nicola
con paramenti vescovili. Affresco su parete frontale interna alla piccola
nicchia, ricavata nel muro laterale (Est) della casa rurale già della famiglia
Luca Schirò ed oggi della famiglia
Geraci, in contrada Bagnatelle.
3. San
Calogero di Sciacca, dipinto su due piastrelle di maiolica, poste nella
parete frontale dentro la nicchia costruita nel muro esterno, vicino al
cancello di accesso della casa rurale di Calogero Raviotta, nel borgo Cozzo
Finocchio.
Alle edicole
votive di Contessa l'Associazione Culturale "Nicolò Chetta" ha
dedicato una mostra al Centro Culturale Parrocchiale ed una monografia, che
riporta notizie (testo e fotografia) di ogni edicola.
Nota - Sarà
gradita la segnalazione di edicole votive involontariamente non citate.
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