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sabato 8 marzo 2014

Essere Sinistra oggi

La Sinistra italiana non esiste ormai da decenni. Il Partito Socialista si è liquefatto dal momento in cui -per intero- si è affidato ad un unico leader (Craxi), proprio esso che da partito libertario nella sua lunga storia aveva sempre avversato tutti i suoi leaders. I post-comunisti ad oltre venti anni dallo scioglimento del Pci non riescono ancora a trovare la via della modernità e si affidano ad espedienti e a papocchi, dall'abbraccio con i democristiani alla Bindi, all'esperimento liberista, al leaderismo senza valori renziano.
Non sono mancati alle forze politiche che oggi pretendono di rappresentare la Sinistra infiniti altri sbandamenti culturali
-dal giustizialismo
-al moralismo
-alla subordinazione all'etica dell'economia e della politica (ossia alla corruzione)
-allo statalismo tardivo
-all'assistenzialismo.
Nulla finora questa Sinistra (che pensa di essere divenuta socialdemocratica solo perchè Renzi teme di restare isolato alla presidenza europea dal semestre che inizierà a luglio) ha abbracciato dei valori fondanti della società contemporanea che ruotano tutti attorno 
-all'individuo
-ai diritti civili
-all'identità nazionale da promuovere all'interno delle strutture sovranazionali.
La Sinistra che ci consegnano i Veltroni, i D'Alema ed i Bersani è una Pompei di valori ora ottocenteschi e ora con ricordi vagamente provenienti dalle Frantocchie (sede della scuola di formazione comunista).
Umberto Veronese, scienziato di fama mondiale, tempo fà ebbe a dire: "La scienza in Italia ha un deficit culturale molto radicato. Noi scienziati non abbiamo nessuna tradizione nell'arte della convinzione e del reclutamento, non sappiamo usare le parole giuste a formare la pubblica opinione, non abbiamo chiese, confessionali, sezioni di partito. 
La scienza, il progresso, il futuro non può pretendere il consenso senza dialogo". 
La Sinistra se vuole tornare ad essere il motore del progresso, della speranza deve tornare ad essere la voce della novità, cultura e della scienza.

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