I governi italiani degli ultimi vent'anni hanno considerato l'adesione all'Europa come avere una zia "anzianotta" da spogliare (=derubare) ancor prima che scriva il testamento in attesa che muoia.
L'Europa è invece un modello di civiltà che ha delle regole, dei vincoli, delle prospettive (verosimilmente troppo lontane nel tempo).
Enrico Letta ha giustificato il suo far nulla alla guida del governo perchè intento a "fare i compiti in casa assegnati dall'Europa". Ed invece due giorni fà l'Europa ci ha fatto sapere che il democristiano Enrico Letta, secondo la sua tradizionale cultura politica, ha dormito ritenendo che il tempo da solo aggiusta tutto. Così non è, ovviamente.
L’Europa nel 2013 ci ha richiamato più di cento volte
-non solo con le 119 procedure d’infrazione avviate dalla Commissione per violazione del diritto dell’Unione o per mancato recepimento delle direttive europee.
-Ci sono pure i richiami, come quello conseguente al primo rapporto europeo sulla corruzione nella pubblica amministrazione che ha visto l’Italia ai primi posti, anzi al primo posto in Europa.
In questo settore (corruzione, ossia ruberia alla grande) la Sicilia ha una grossa fetta di responsabilità soprattutto per la mole contributi europei frodati.
In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti Sicilia, lo scorso sabato, è emerso, infatti, che nel 2013
-sono state depositate 29 citazioni a carico di privati destinatari di contributi pubblici nazionali o regionali e comunitari, prevalentemente nel settore agricolo e zootecnico (Pac), per fondi strutturali (Feoga) e orientamento (Fesr).
Gli antieuropeisti più sfegatati non sono i grillini, o i comunisti alla Ferrero. I veri antieuropeisti sono quegli uomini di governo alla Enrico Letta, alla Rosario Crocetta etc. che preferiscono restare nel pantano ereditato dai predecessori piuttosto che sbracciarsi e dimostrare che nel 2014 non si può continuare a vivere come un paese di parassiti.
In Europa si resta se si hanno dei progetti, delle visioni da realizzare. Vivendo da amministratori di condominio si fa il gioco degli anti-europeisti.
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