La Corte Costituzionale ha giudicato inammissibile il quesito referendario. L’Associazione Luca Coscioni (Partito Radicale), promotrice del referendum, aveva raccolto un milione e 200 mila firme.
Probabilmente in giornata la Corte si pronuncerà su altri quesiti: cannabis legale e abrogazione della legge Severino sull'incandidabilita' dei condannati. |
Per Marco Cappato , dell’associazione Luca Coscioni, la decisione della Corte è «una brutta notizia» per «coloro che subiscono e dovranno subire ancora più a lungo» e «per la democrazia».
Secondo quanto previsto dal quesito referendario, la legalizzazione dell’eutanasia si sarebbe potuto conseguire attraverso la depenalizzazione parziale dell’omicidio del consenziente, con esclusione tuttavia dei seguenti casi:
-da persona minore degli anni diciotto,
-da persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica,
-per un’altra infermità o per l’abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti;
-una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione oppure carpito con inganno.
Tutti questi casi avrebbero -secondo il quesito proposto- continuato ad essere puniti in quanto omicidi dolosi.
Nessun commento:
Posta un commento