per capire il Medio Evo
e quello allora contemporaneo e persistente
in Sicilia della romanità costantinopolitana.
L’Abbazia d'impronta bizantina dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò, presso Casalvecchio Siculo, nel messinese. E' uno fra i più interessanti siti basiliani fondati in Sicilia già in epoca normanna. |
Nella storia e nella letteratura italiana, ma anche in quella europea quando ci si riferisce al periodo storico "Medio Evo" si intende automaticamente quella realtà socio-economica che ha permeato la parte occidentale del continente europeo, quella caratterizzata dal feudalesimo originato in Francia e poi diffusosi nell'intero continente di impronta "latina" (Italia Centro-Settentrionale, Francia, Spagna) e "germanica" (Austria, Germania, Olanda, ma anche ...Ungheria, Polonia).
E' esistita anche un'Europa medievale, quella che dai Balcani si estendeva nell'intero bacino Mediterraneo orientale ed ancora dalle coste asiatiche all'Africa Settentrionale dove non il feudalesimo si è affermato ma è continuata a persistere la visione culturale-sociale romana, che conservava come riferimento Costantinopoli (questo mondo era additato come il "Levante). Un mondo che nel tempo fu ristretto dal progredire dall'Islamismo.
L'intero meridione italiano, Sicilia compresa, fino all'800 inoltrato appartenne, anche politicamente, a questa diversa visione culturale. In Sicilia, soprattutto nella fascia settentrionale dell'Isola e soprattutto nella fascia peloritana del Messinese, fino alla metà del XVI secolo la lingua parlata continuò ad essere il greco. Ovviamente con i Normanni l'assetto economico divenne nell'Isola quello feudale.
Fra i propositi del Blog c'è oltre che provare a capire la cultura del mondo feudale (già abbondantemente avviata su più pagine) anche quella preesistente in Sicilia, quella romano-bizantina che persisterà -come ricordato- nella parte nord-orientale -soprattutto nel messinese- fino alla caduta di Costantinopoli, nel XV secolo.
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